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sábado, 9 de julio de 2022

Sábado 13 agosto 2022, Sábado de la XIX semana del Tiempo Ordinario o santa María en sábado, memoria libre o santos Ponciano, papa, e Hipólito, presbítero,mártires, memoria libre.

SOBRE LITURGIA

SANTA MESSA PER I SEMINARISTI PUGLIESI
OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Cappella Matilde, 19 gennaio 1982

Carissimi alunni del Seminario Regionale Liceale di Taranto!

Ho accolto volentieri l’invito di celebrare questa Eucaristia con voi sia perché venite e rappresentate una regione, la Puglia, della quale ho avuto modo di conoscere la vitalità spirituale, in occasione della mia visita ad Otranto, sia soprattutto perché mi fa piacere vedere giovani desiderosi di rispondere alla chiamata al sacerdozio, che si preparano nella preghiera, nello studio e nella disciplina a rendersi strumenti adatti e fedeli di Cristo, sommo ed eterno sacerdote.

La Messa che ora celebriamo vuole essere un momento privilegiato per chiarire ulteriormente l’autenticità di quella voce divina che non cessa di ripetervi: “Venite dietro a me, e vi farò diventare pescatori di uomini” (Mc 1,17). Vuole essere un momento di grazia speciale, cui voi possiate dare un assenso definitivo a questa voce che urge nel vostro cuore in modo misterioso, ma con accenti significativi, un momento forte in grado di isolare tale voce dal frastuono di altre che potrebbero coprirla.

“Venite dietro a me”: vi ripete oggi il Signore e Maestro. Beati voi se, ascoltando questa voce, ne avvertirete tutto il fascino magnifico e tremendo, gioioso e grave! Beati voi, giovani, se saprete accoglierla con cuore generoso e farne il programma della vostra vita! Esperimenterete che nessun’altra prospettiva sulla vita potrà offrirvi un ideale più vero, più umano e più santo di quello che vi deriva dall’imitazione di Cristo, dal suo eroismo, dalla sua santità e dalla sua missione di bontà e di salvezza, e che nessun programma di vita è più suggestivo di quello per svelare agli uomini le immense ed ineffabili ricchezze della carità di Cristo.

A tanto siete chiamati anche voi: siatene consapevoli e meritevoli!

Vi sostenga su questa strada una solida pietà nella divina Eucaristia, che ora rinnoviamo su questo altare a gioia, a conforto e ad edificazione della nostra fede e della nostra vocazione sacerdotale.

La Vergine santissima vi sia accanto nella vostra preparazione, come lo fu con gli Apostoli nel Cenacolo.

SANTA MESSA PER I SEMINARISTI DELL'ALMO COLLEGIO CAPRANICA
OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Mercoledì, 20 gennaio 1982

Carissimi seminaristi dell’Almo Collegio Capranica!

Avete vivamente desiderato questo incontro eucaristico in occasione della celebrazione, per voi sempre tanto solenne, della festa di sant’Agnese, vostra celeste patrona, a cui si aggiunge quest’anno anche la commemorazione del centenario della nascita di Monsignor Cesare Federici, che fu Rettore del Collegio per ben 34 anni.

Accingendoci a celebrare il santo Sacrificio della Messa, può aiutare la vostra devozione una breve riflessione sulla realtà così importante e significativa del martirio di sant’Agnese, che visse con fedeltà intrepida e con amore totale ed eroico il suo amore a Cristo. La sua esperienza indica chiaramente che l’Altissimo ha su ognuno di noi un suo progetto. È certamente un progetto assai misterioso, che bisogna scoprire con intelligente attenzione, e che talvolta urta le nostre vedute e i nostri disegni; è un progetto che esige impegno, fatica, dedizione e talvolta anche sofferenza e lotta contro le avverse tentazioni e le debolezze della natura. Ma è un progetto superiore, divino, lungimirante e salvifico per noi personalmente e per l’umanità.

È essenziale percepire questo “progetto”, accettarlo e realizzarlo, con fiducia e coraggio, attingendo ogni giorno la forza e la gioia dal sacrificio della santa Messa, che prolunga nel tempo il sacrificio del Calvario, e dalla Comunione Eucaristica, che rinnova nei secoli la soave intimità dell’Ultima Cena. È l’augurio che formulo per voi tutti, ripetendo le parole del Divin Maestro, che tra poco riceveremo in noi: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me ed io in lui” (Gv 6,57); “Rimanete in me ed io in voi... Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto...” (Gv 15,4.5); “Rimanete nel mio amore” (Gv 15,9).

Accogliete anche voi generosamente il progetto di Dio su di voi! Rimanete nel suo amore, cercando di essere e di diventare santi sacerdoti! Nel turbinio delle vicende umane, in cui ognuno è chiamato ad amare i fratelli e a migliorare il mondo, la “santità” è in modo particolare il progetto divino circa la vostra vita.

Anche la commemorazione del centenario dell’indimenticabile Monsignor Cesare Federici e della sua lunga, appassionata e infaticabile consacrazione al proprio dovere di sacerdote e di educatore, è motivo di meditazione, per saperne imitare l’esempio di completa dedizione alla volontà di Dio.

Carissimi! Offriamo ora al Padre la Vittima Divina, Gesù Cristo, nell’amore dello Spirito Santo. Egli vi dia luce e coraggio per dire: “Eccomi, o Signore! Sono pronto: manda me!”. Vi sostenga Maria santissima! Interceda per voi la martire sant’Agnese!

CALENDARIO

13 SÁBADO. Hasta la Hora Nona:
SÁBADO DE LA XIX SEMANA DEL TIEMPO ORDINARIO o SANTA MARÍA EN SÁBADO, memoria libre o SANTOS PONCIANO, papa, e HIPÓLITO, presbítero, mártires, memoria libre

Misa
de sábado (verde) o de la memoria de santa María (blanco) o de la memoria de santos Ponciano e Hipólito (rojo).
MISAL: para el sábado cualquier formulario permitido (véase pág. 67, n. 5) / para la memoria de santa María en sábado del común de la bienaventurada Virgen María o de las «Misas de la Virgen María», o de un domingo del T.O. / para la memoria de santos Ponciano e Hipólito 1.ª orac. prop. y el resto del común de mártires (para vv. mártires) o de pastores (para vv. pastores), o de un domingo del T.O.; Pf. común o de la memoria.
LECC.: vol. III-par.
- Ez 18, 1-10. 13b. 30-32.
Os juzgaré a cada uno según su proceder.
- Sal 50. R. Oh, Dios, crea en mí un corazón puro.
- Mt 19, 13-15. No impidáis a los niños acercarse a mí; de los que son como ellos es el reino de los cielos.
o bien:
cf. vol. IV, o bien cf. Leccionario de las «Misas de la Virgen María».

Liturgia de las Horas: oficio de sábado o de una de las memorias.

Martirologio: elogs. del 14 de agosto, pág. 487.
CALENDARIOS: Urgell: Beatos José Tapies y compañeros, presbíteros, mártires (MO).
Claretianos: Beatos Felipe de Jesús Muñárriz, presbítero, y compañeros, mártires (MO). Barbastro-Monzón: (ML).
HH. de las Escuelas Cristianas: San Benildo Romançon, religioso (MO).
Orden Premonstratense: Santa Gertrudis, virgen (MO).
Burgos: Santa Centola, virgen y mártir (ML).
Cartagena: Beato José Pavón Bueno, presbítero y mártir (ML).
Girona: Beatos Jaime Falguerona y compañeros, mártires (ML).
Lleida: Beatos José María Ormo y compañeros, mártires (ML).
Solsona: Beatos Antonio Dalmau Rosich y compañeros, mártires (ML).
Tarazona: Beatos Juan Sánchez y compañeros, mártires (ML).
Tarragona: Beatos Tomás Capdevila y compañeros, mártires (ML).
Vic: Beatos Pedro Cunill y compañeros, mártires (ML).
Zaragoza: Beatos Rafael Briega Morales y compañeros, mártires (ML).
Canónigos Regulares de Letrán: San Meinardo, obispo (ML).
Dominicos: Beato Aimon Taparelli, presbítero (ML).
Marianistas: Beato Jakob Gapp, presbítero y mártir (ML).
Monfortianos: María, Refugio de los pecadores (ML).

13 SÁBADO. Después de la Hora Nona:
VIGÉSIMA SEMANA DEL TIEMPO ORDINARIO
Cuarta semana del Salterio
Misa
vespertina del XX Domingo del tiempo ordinario (verde).
Liturgia de las Horas: I Vísp. del oficio dominical. Comp. Dom. I.

TEXTOS MISA

Misa del Sábado: del XIX Domingo del T. Ordinario (o de otro Domingo del T. Ordinario).

Memoria de santa María:
Común de la Bienaventurada Virgen María. I. Tiempo ordinario 7.

Antífona de entrada Cf. Lc 1, 47-48
María dijo: «Se alegra mi espíritu en Dios, mi salvador, porque ha mirado la humildad de su esclava».
Ait María: Exsultávit spíritus meus in Deo salutári meo; quia respéxit Dóminus humilitátem ancíllae suae.

Monición de entrada
Alegrémonos todos al celebrar la memoria de la Virgen María. En ella encontramos el modelo del orante que escucha la Palabra de Dios y de la acogida incondicional de esa Palabra, que hace carne los designios de Dios. La alabamos glorificando la obra del Altísimo en ella; rezamos cantando su Magníficat y recurrimos a ella confiando en su intercesión maternal, pues es tradición de la comunidad cristiana dirigirse directamente a ella invocando su ayuda en las horas difíciles. En la escuela de la Madre de Dios, los cristianos aprendemos el estilo de vida de la gratuidad, de un amor que no espera, sino que se adelanta a las necesidades del otro, de una caridad que alcanza al hermano en lo concreto y le transmite no solo la vida, sino el gozo y el sentido de la misma vida.

Oración colecta
Oh, Dios, que te has dignado elegir para morada de tu Verbo el seno virginal de santa María, concédenos, defendidos por su protección, participar en su memoria llenos de alegría. Por nuestro Señor Jesucristo.
Deus, qui virginálem aulam beátae Maríae, in qua Verbum tuum habitáret, elígere dignátus es, da, quaesumus, ut, eius nos defensióne munítos, iucúndos fácias interésse eius commemoratióni. Per Dóminum.

Memoria de santos Ponciano e Hipólito:
13 de agosto
Santos Ponciano, papa, e Hipólito, presbítero, mártires

Oración colecta propia. Resto del común de mártires: I. Fuera del tiempo pascual; A. Para varios mártires 4.

Antífona de entrada Cf. Sal 33, 18
Los justos gritaron, y el Señor los escuchó y los libró de todas sus angustias.
Clamavérunt iusti, et Dóminus exaudívit eos, et ex ómnibus tribulatiónibus eórum liberávit eos.
O bien:
Por la alianza del Señor y la ley de nuestros padres, los santos de Dios perseveraron en el amor fraterno: porque en ellos hubo un mismo espíritu y una misma fe.
Propter testaméntum Dómini et leges patérnas, Sancti Dei perstitérunt in amóre fraternitátis: quia unus fuit semper spíritus in eis, et una fides.

Monición de entrada
Recordamos en esta celebración a los santos mártires Ponciano, papa, e Hipólito, presbítero. Hacia el año 236, fueron deportados al mismo tiempo a Cerdeña, durante la persecución del emperador Maximino, y allí recibieron el martirio. Sus cuerpos, finalmente, fueron trasladados a Roma, donde reciben veneración.

Oración colecta
Te rogamos, Señor, que la inestimable paciencia de los santos aumente en nosotros el deseo de amarte y fortalezca siempre la fe santa en nuestros corazones. Por nuestro Señor Jesucristo.
Patiéntia pretiósa iustórum tuae nobis, Dómine, quaesumus, afféctum dilectiónis accúmulet, et in córdibus nostris sacrae fídei semper exérceat firmitátem. Per Dóminum.

LITURGIA DE LA PALABRA
Lecturas del Sábado de la XIX semana del Tiempo Ordinario, año par (Lec. III-par).

PRIMERA LECTURA Ez 18, 1-10. 13b. 30-32
Os juzgaré a cada uno según su proceder

Lectura de la profecía de Ezequiel.

Me fue dirigida esta palabra del Señor:
«¿Por qué andáis repitiendo este refrán en la tierra de Israel?:
“Los padres comieron agraces y los hijos tuvieron dentera”.
Por mi vida —oráculo del Señor Dios— que nadie volverá a repetir ese refrán en Israel, porque todas las vidas son mías: la vida del padre como la del hijo. El que peque, ese morirá. Si un hombre es inocente y se comporta recta y justamente; si no come en los montes ni levanta sus ojos a los ídolos de la casa de Israel; si no deshonra a la mujer de su prójimo ni se une a su mujer durante la menstruación; si no oprime a nadie, si devuelve la prenda empeñada; si no despoja a nadie de lo suyo, si da de su pan al hambriento y viste al desnudo; si no presta con usura ni acepta intereses; si se mantiene lejos de la injusticia y aplica con equidad el derecho entre las personas; si se comporta según mis preceptos y observa mis leyes, cumpliéndolas fielmente: ese hombre es justo, y ciertamente vivirá —oráculo del Señor Dios—.
Si ese hombre engendra un hijo violento y sanguinario, que comete contra su prójimo alguna de estas malas acciones, ciertamente no vivirá. Por haber cometido todas esas acciones detestables, morirá irremediablemente y será responsable de su propia muerte.
Pues bien, os juzgaré, a cada uno según su proceder, casa de Israel —oráculo del Señor Dios—.
Arrepentíos y convertíos de vuestros delitos, y no tropezaréis en vuestra culpa. Apartad de vosotros los delitos que habéis cometido, renovad vuestro corazón y vuestro espíritu. ¿Por qué habríais de morir, casa de Israel?
Yo no me complazco en la muerte de nadie —oráculo del Señor Dios—. Convertíos y viviréis».

Palabra de Dios.
R. Te alabamos, Señor.

Salmo responsorial Sal 50, 12-13. 14-15. 18-19 (R.: 12a)
R. 
Oh, Dios, crea en mí un corazón puro.
Cor mundum crea in me, Deus.

V. Oh, Dios, crea en mi un corazón puro,
renuévame por dentro con espíritu firme.
No me arrojes lejos de tu rostro,
no me quites tu santo espíritu. 
R. Oh, Dios, crea en mí un corazón puro.
Cor mundum crea in me, Deus.

V. Devuélveme la alegría de tu salvación,
afiánzame con espíritu generoso.
Enseñaré a los malvados tus caminos,
los pecadores volverán a ti. 
R. Oh, Dios, crea en mí un corazón puro.
Cor mundum crea in me, Deus.

V. Los sacrificios no te satisfacen:
si te ofreciera un holocausto, no lo querrías.
El sacrificio agradable a Dios
es un espíritu quebrantado;
un corazón quebrantado y humillado,
tú, oh, Dios, tú no lo desprecias. 
R. Oh, Dios, crea en mí un corazón puro.
Cor mundum crea in me, Deus.

Aleluya Cf. Mt 11, 25
R.
Aleluya, aleluya, aleluya.
V. Bendito seas, Padre, Señor del cielo y de la tierra, porque has revelado los misterios del reino a los pequeños. R.
Benedíctus es, Pater, Dómine cæli et terræ, quia mystéria regni párvulis revelásti.

EVANGELIO Mt 19, 13-15
No impidaís a los niños acercarse a mí; de los que son como ellos es el reino de los cielos
Lectura del santo Evangelio según san Mateo.
R. Gloria a ti, Señor.

En aquel tiempo, le presentaron unos niños a Jesús para que les impusiera las manos y orase, pero los discípulos los regañaban.
Jesús dijo:
«Dejadlos, no impidáis a los niños acercarse a mí; de los que son como ellos es el reino de los cielos».
Les impuso las manos y se marchó de allí.

Palabra del Señor. 
R. Gloria a ti, Señor Jesús.

Papa Francisco, Audiencia general 8-abril-2015.
Pensad lo que sería una sociedad que decidiese, una vez por todas, establecer este principio: «Es verdad que no somos perfectos y que cometemos muchos errores. Pero cuando se trata de los niños que vienen al mundo, ningún sacrificio de los adultos será considerado demasiado costoso o demasiado grande, con tal de evitar que un niño piense que es un error, que no vale nada y que ha sido abandonado a las heridas de la vida y a la prepotencia de los hombres». ¡Qué bella sería una sociedad así! Digo que a esta sociedad mucho se le perdonaría de sus innumerables errores. Mucho, de verdad.
El Señor juzga nuestra vida escuchando lo que le refieren los ángeles de los niños, ángeles que «están viendo siempre en los cielos el rostro de mi Padre celestial» (cf. Mt 18, 10). Preguntémonos siempre: ¿qué le contarán a Dios de nosotros esos ángeles de los niños?


Oración de los fieles
Ferias del Tiempo Ordinario XIII

Hermanos, dirijamos nuestra oración a Dios Padre todopoderoso, que quiere que todos los hombres se salven y lleguen al conocimiento de la verdad.
- Por la santa Iglesia de Dios, para que se digne custodiarla y defenderla. Roguemos al Señor.
- Por los pueblos de toda la tierra, para que vivan en concordia y paz verdadera. Roguemos al Señor.
- Por los que viven angustiados por distintas necesidades, para que encuentren ayuda en Dios. Roguemos al Señor.
- Por nosotros mismos y por nuestra comunidad. para que el Señor nos acepte como ofrenda agradable. Roguemos al Señor.
Oh, Dios, refugio y fortaleza nuestra, escucha las oraciones de tu Iglesia y concédenos, por tu bondad, lo que te pedimos con fe. Por Jesucristo, nuestro Señor.
R. Amen.

Memoria de santa María:
Oración de los fieles
Dios, Padre de los pobres y de los humildes, ha elegido a María para templo de su gloria. A él dirigimos nuestra confiada oración.
- Por la santa Iglesia: para que acogiendo con humildad y fe el don de la salvación, sea, cada vez más, canal de gracia y de perdón para la humanidad. Roguemos al Señor.
- Por todos los pueblos de la tierra: para que al compartir los bienes materiales, culturales y espirituales descubran el camino seguro de fraternidad que Dios quiere de nosotros. Roguemos al Señor.
- Por los más necesitados de nuestra sociedad: para que reciban la ayuda y el calor por parte de quienes, como María, consagran su vida al servicio de los demás. Roguemos al Señor.
- Por todos nosotros, para que el espíritu de gratitud y de alabanza que brilló en la Virgen María nos haga fieles y agradecidos tanto en los momentos de prueba como en los de alegría. Roguemos al Señor.
Padre misericordioso, tú que conoces nuestro corazón, ven en ayuda de nuestra debilidad y, por intercesión de María, Virgen orante, escucha nuestras súplicas. Por Jesucristo nuestro Señor.

Oración sobre las ofrendas
Acepta, Señor, los dones de tu pueblo, ofrecidos en la conmemoración de santa María, que te agradó por su virginidad y en su humildad concibió a tu Hijo, nuestro Señor. Él, que vive y reina por los siglos de los siglos.
Accépta sint tibi, Dómine, múnera pópuli tui, in commemoratióne beátae Maríae obláta, quae tibi virginitáte plácuit et humilitáte concépit Fílium tuum Dóminum nostrum. Qui vivit et regnat in saecula saeculórum.

PREFACIO IV DE LA BIENAVENTURADA VIRGEN MARÍA
MARÍA, SIGNO DE CONSUELO Y DE ESPERANZA
En verdad es justo darte gracias, es bueno cantar tu gloria, Padre santo, Dios todopoderoso y eterno.
Te alabamos y te bendecimos, por Jesucristo, tu Hijo, en esta celebración de la bienaventurada Virgen María. Ella, como humilde sierva, escuchó tu palabra y la conservó en su corazón; admirablemente unida al misterio de la redención, perseveró con los apóstoles en la plegaria, mientras esperaban al Espíritu Santo, y ahora brilla en nuestro camino como signo de consuelo y de firme esperanza.
Por este don de tu benevolencia, unidos a los ángeles y a los santos, te entonamos nuestro canto y proclamamos tu alabanza:
Santo, Santo Santo…

PLEGARIA EUCARÍSTICA I o CANON ROMANO

Antífona de la comunión Lc 1, 19

María conservaba todas estas cosas, meditándolas en su corazón.
María conservábat ómnia verba haec, cónferens in corde suo.

Oración después de la comunión
Después de participar del alimento espiritual, te pedimos, Señor Dios nuestro, que, imitando fielmente a la bienaventurada Virgen María, nos dediquemos siempre al bien de la Iglesia y experimentemos el gozo de servirte. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Spirituális alimóniae partícipes effécti, quaesumus, Dómine Deus noster, ut, beátam Vírginem Maríam assídue imitántes, et Ecclésiae servítio semper inveniámur inténti et tui experiámur gáudia famulátus. Per Christum.

Memoria de santos Ponciano e Hipólito:
Oración sobre las ofrendas
Señor, al ofrecerte el sacrificio en la fiesta de tus mártires N. y N., te rogamos que, así como a ellos les diste la claridad de la fe, nos otorgues a nosotros el perdón y la paz. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Hóstias tibi, Dómine, pro commemoratióne beatórum N. et N. offérimus, supplíciter deprecántes, ut, sicut illis praebuísti sacrae fídei claritátem, sic nobis indulgéntiam largiáris et pacem. Per Christum.

PREFACIO II DE LOS SANTOS MÁRTIRES
LAS MARAVILLAS DE DIOS EN LA VICTORIA DE LOS MÁRTIRES
En verdad es justo y necesario, es nuestro deber y salvación darte gracias siempre y en todo lugar, Señor, Padre santo, Dios todopoderoso y eterno.
Porque tú eres ensalzado en la alabanza de tus santos y, cuanto pertenece a su pasión, es obra admirable de tu poder: tú, bondadosamente, otorgas el ardor de su fe, das firmeza en la perseverancia y concedes la victoria en el combate, por Cristo, Señor nuestro.
Por eso, Señor, tus criaturas del cielo y de la tierra te adoran, cantando un cántico nuevo, y también nosotros, con todo el ejército de los ángeles, te aclamamos por siempre diciendo:

Vere dignum et iustum est, aequum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine, sancte Pater, omnípotens aetérne Deus:
Quóniam tu magnificáris in tuórum laude Sanctórum, et quidquid ad eórum pértinet passiónem, tuae sunt ópera miránda poténtiae: qui huius fídei tríbuis cleménter ardórem, qui súggeris perseverántiae firmitátem, qui largíris in agóne victóriam, per Christum Dóminum nostrum.
Propter quod caeléstia tibi atque terréstria cánticum novum cóncinunt adorándo, et nos cum omni exércitu Angelórum proclamámus, sine fine dicéntes:

Santo, Santo, Santo....

PLEGARIA EUCARÍSTICA I o CANON ROMANO

Antífona de comunión 2 Co 4, 11
Nos están entregando a la muerte por causa de Jesús, para que también la vida de Jesús se manifieste en nuestra carne mortal.
In mortem trádimur propter Iesum, ut et vita Iesu manifestétur in carne nostra mortáli.
O bien: Cf. Mt 10, 28
No tengáis miedo a los que matan el cuerpo, pero no pueden matar el alma, dice el Señor.
Nolíte timére eos qui corpus occídunt, ánimam autem non possunt occídere, dicit Dóminus.

Oración después de la comunión
Por estos sacramentos del cielo, concédenos, Señor, gracia abundante en la fiesta de tus santos mártires N. y N., para que aprendamos, de tan duro combate, a ser fuertes en la paciencia y a alegrarnos piadosamente en la victoria. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Concéde nobis, Dómine, per haec sacraménta caeléstia, grátiam in beatórum mártyrum N. et N. celebritáte multíplicem, ut de tanti agóne certáminis discámus et firma solidári patiéntia, et pia exsultáre victória. Per Christum.

MARTIROLOGIO

Elogios del día 14 de agosto
M
emoria de san Maximiliano María (Raimundo) Kolbe, presbítero de la Orden de los Hermanos Menores Conventuales y mártir, que, fundador de la Milicia de María Inmaculada, fue deportado a diversos lugares de cautiverio y finalmente, internado en el campo de exterminio de Auschwitz, cerca de Cracovia, en Polonia, donde se ofreció a los verdugos a cambio de la vida de otro cautivo, ofreciendo su ministerio como un holocausto de caridad y como modelo de fidelidad para con Dios y los hombres. (1941)
2. En el Ilírico, en la actual Croacia, san Ursicino, mártir. (s. IV)
3. En Apamea, en Siria, san Marcelo, obispo y mártir, que, por haber abatido un templo dedicado a Júpiter, murió a manos de los enfurecidos gentiles. (c. 390)
4. En Roma, san Eusebio, fundador de la iglesia de su título en el monte Esquilino. (s. IV/V)
5*. En Ross, en Hibernia, hoy Irlanda, san Facanano, obispo y abad, que fundó en este lugar un monasterio, célebre por la enseñanza de ciencias sagradas y humanas. (s. VI)
6. En Altemburg, lugar de Flandes, actual Bélgica, muerte de san Arnulfo, obispo de Soissons, que se hizo monje después de haber sido soldado y, elevado al episcopado, se esforzó siempre por la paz y la concordia, y murió, finalmente, en el monasterio que él mismo había fundado. (1087)
7*. Cerca de Montebaroccio, en el Piceno, actualmente región de Las Marcas, en Italia, beato Sante de Urbino Brancoisini, hermano laico de la Orden de los Hermanos Menores. (1390)
8*. En Otranto, en la región de Apulia, santos mártires, en número de casi ochocientos, que conminados a renegar de su fe, durante una incursión de soldados otomanos, fueron exhortados por el beato Antonio Primaldo, un anciano tejedor, a perseverar en la fe de Cristo, y obtuvieron así la corona del martirio al ser decapitados. (1480) Canonizados 2013
9. En Nagasaki, de Japón, santos mártires Domingo Ibáñez de Erquicia, presbítero de la Orden de Predicadores, y Francisco Shoyemon, novicio en la misma Orden y catequista, que en tiempo del Emperador Tokugawa Yemitsu, recibieron la muerte por quienes odiaban el nombre cristiano. (1633)
10*. En Coriano, en la región de Emilia-Romaña, en Italia, beata Isabel Renzi, virgen, la cual, fundadora de las Maestras Pías de la Dolorosa, puso todo su empeño en que las niñas pobres recibieran en la una formación humana y catequética en la escuela. (1859)
11*. En la aldea de Picassent, en la provincia de Valencia, en España, beato Vicente Rubiols Castelló, presbítero y mártir, que durante la persecución dio testimonio con el martirio de su fe en Cristo. (1936)
12*. En la localidad de El Saler, cerca de Valencia, en España, beato Félix Yuste Cava, presbítero y mártir, al que Dios concedió el premio eterno por su intrépida fidelidad. (1936)

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