Entrada destacada

Domingo 4 diciembre 2022, II Domingo de Adviento, ciclo A.

miércoles, 20 de julio de 2022

Miércoles 24 agosto 2022, San Bartolomé, apóstol, fiesta.

SOBRE LITURGIA

VISITA PASTORALE IN GRAN BRETAGNA
SANTA MESSA CON ORDINAZIONI SACERDOTALI
OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Manchester, 31 maggio 1982

Miei cari fratelli e sorelle in Gesù Cristo.

1. Vi porgo il mio saluto nel nome dello Spirito Santo! Per ogni cristiano la venuta dello Spirito Santo sulla Chiesa è un momento di festa e un’occasione di rinnovo spirituale. Sono molto felice di essere qui a Manchester per celebrare questa grande festa e per pregare con voi affinché il divino Paraclito, con il suo potere che dà la vita, aiuti i membri di questa Chiesa a portare avanti le loro responsabilità come “una nuova creazione”.

Essere una nuova creazione è la vocazione di tutti i battezzati. Ce lo ricorda anche san Paolo, nelle parole della seconda lettura di oggi: “. . . chiunque è in Cristo, è una creatura nuova; la vecchia creazione è passata, e ora c’è la nuova” (2 Cor 5, 17). Dobbiamo quindi abbandonare la strada dei piaceri della carne, della malvagità e della vita egoistica. Dobbiamo vivere “per colui che morì ed è risorto per noi” (2 Cor 5, 15). Ogni credente è chiamato a divenire discepolo. Con la costanza nella preghiera, la pietà verso i bisognosi, la ricerca di giustizia negli affari umani, i cristiani praticano il sacerdozio dei fedeli, una società vivente in Cristo che offre lode e gloria a Dio Padre.

2. Ma, come si possono applicare le caratteristiche di questo nuovo ordine di creazione al sacerdozio dei fedeli, quanto più vincolante appare la loro applicazione al sacerdozio ministeriale o gerarchico, che ha per scopo la santificazione del Popolo di Dio!

3. Miei cari fratelli, che siete candidati al sacerdozio, oggi Cristo rinnova per voi la sua preghiera al Padre: “Consacrali nella verità, la tua parola è verità” (Gv 17, 17). Questa consacrazione vi rende maggiormente “una creazione nuova”. Vi pone al di fuori del mondo affinché vi dedichiate completamente a Dio. Vi affida la missione di agire come ambasciatori di Cristo per riavvicinare il mondo a Dio. Per questo fine Gesù è venuto dal Padre ed è nato dalla Vergine Maria. E questa stessa missione fu affidata da Cristo ai suoi discepoli: “Come tu mi hai mandato nel mondo, anch’io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, così che anche essi possano essere consacrati nella verità” (Gv 17, 18).

In questo importante momento della vostra vita io vi dico, giovani: Capite quanto Gesù desideri profondamente che voi siate consacrati come lui si è consacrato. Realizzate quanto sia stretto il legame che attraverso il sacerdozio vi unisce a Cristo. Siate degni del privilegio che state per ricevere, consistente nel portare il dono dell’amore di Dio al suo popolo, e nell’offrire a Dio in risposta la sua preghiera.

4. Dovete essere uomini di Dio, suoi veri amici. Dovete preparare schemi quotidiani di preghiera, e la penitenza dovrà essere una parte regolare della vostra vita. La preghiera e la penitenza vi aiuteranno a comprendere meglio che la forza del vostro ministero è basata sul Signore e non su fondamenta umane.

L’Inghilterra ha la fortuna di avere dato vita a molti sacerdoti. Molti dei suoi figli hanno abbandonato famiglia e patria in tempi difficili per prepararsi al sacerdozio. Dopo l’ordinazione tornarono in Inghilterra per affrontare i diversi rischi, e spesso la morte, causati dalla loro fede.

Manchester è giustamente orgogliosa del suo grande martire, il benedettino sant’Ambrogio Barlow.

I cattolici del Lancashire rendono onore agli altri loro martiri: sant’Edmund Arrowsmith, e tutti quei santi chiamati “John”: John Almond, John Plessington, John Southworth. Ma, oltre ai vostri martiri, dovete rallegrarvi anche nel ricordo dei molti santi sacerdoti di questa regione che hanno vissuto ogni giorno intensamente la loro vocazione. Qui vicino, a sant’Elena, Sutton, si trova la tomba del Beato Domenico Barberi, il passionista italiano che accolse John Henry Newman nella Chiesa. È solo uno degli innumerevoli esempi di sacerdoti che continuano ad essere modelli di santità per il clero attuale.

5. Dovete cercare di rendere ogni giorno più profonda la vostra amicizia con Cristo. Dovete inoltre imparare a condividere le speranze e le gioie, i dispiaceri e le frustrazioni di coloro che si affideranno alla vostra cura. Portate loro il messaggio di pace di Cristo che li aiuterà. Andate a trovare i vostri parrocchiani a casa loro: questo è stato un punto forte della Chiesa in Inghilterra, è una pratica pastorale che merita di non essere trascurata. E non dimenticate tutti quelli che sono in uno stato di particolare necessità, specialmente i prigionieri, e le loro famiglie. Nel Vangelo Cristo s’identifica con i prigionieri quando dice: “Ero in prigione, e mi avete visitato”. E ricordate che non precisò se si trattasse di innocenti o di colpevoli. Poiché voi rappresentate il Cristo, nessuno può essere escluso dal vostro amore pastorale. Vi chiedo, e con voi chiedo ai vostri confratelli sacerdoti, di portare il mio saluto a tutte le prigioni di Gran Bretagna, specialmente alla grande prigione di Manchester. Attraverso di voi Gesù Cristo vuole offrire la pace delle coscienze e il perdono di tutti i peccati. Attraverso di voi Gesù Cristo vuole risvegliare la speranza nei vostri cuori. Attraverso di voi Gesù Cristo vuole amare quelli per i quali è morto. Con la fedeltà con cui vivete la vostra vita, insegnate a tutto il vostro popolo che credete in quell’amore fedele.

Dovete proclamare il Vangelo con la vostra vita. Quando celebrate i sacramenti nei momenti decisivi della vita del vostro prossimo, dovete aiutarlo a confidare nella clemenza e nella compassione promessa da Cristo. Quando offrite il sacrificio redentore dell’Eucaristia, aiutatelo a comprendere la necessità di trasformare questo grande amore in atti di carità.

6. Fratelli miei, siate consci dell’effetto che ha sugli altri la testimonianza di vita. La vostra ordinazione è fonte di consolazione per coloro che hanno già vissuto molti anni di servizio sacerdotale, un gran numero dei quali è oggi qui con noi. Il Signore è a loro grato per le loro fatiche, e oggi li benedice assicurando loro che continuerà a provvedere al futuro della Chiesa. Che tutti questi sacerdoti possano sentire rinnovato in loro il gioioso entusiasmo della loro prima chiamata, e che possano continuare a fare generoso dono di se stessi nell’opera sacerdotale di Cristo che ricongiunge il mondo al Padre.

So che molti sacerdoti non sono potuti venire a causa della loro età avanzata o per motivi di salute. Mando anche a loro l’espressione del mio amore nel nome di Gesù Cristo. Le loro preghiere, la loro saggezza, le loro sofferenze sono un ricco tesoro per la Chiesa, da cui deriveranno future abbondanti benedizioni.

7. E a proposito dei vostri contemporanei? Indubbiamente il fatto che voi abbiate accettato la missione di Cristo è una chiara testimonianza per coloro che non sanno ancora con certezza che cosa Dio chieda a loro. Voi dimostrate loro che essere ordinati al suo servizio è una nobile vocazione che richiede fede, coraggio e sacrificio di sé. Sono certo che queste qualità esistono in abbondanza tra i giovani della Gran Bretagna. A loro io dico: siate certi che la chiamata di Cristo al sacerdozio o alla vita religiosa è rivolta ad alcuni di voi. Siate certi che se ascolterete la sua chiamata e lo seguirete nel sacerdozio o nella vita religiosa, troverete grande gioia e felicità. Siate generosi, prendete coraggio e ricordate la sua promessa: “Il mio giogo è soave e il mio fardello leggero” (Mt 11, 30).

8. Infine desidero rivolgermi ai genitori e ai familiari di coloro che stanno per essere ordinati sacerdoti. Vi dico, a nome della Chiesa e insieme ai Vescovi miei colleghi, grazie per la vostra generosità. Siete voi che avete portato queste persone nel mondo. Siete voi che per primi avete dato loro la fede e i valori che li hanno aiutati ad arrivare oggi all’altare di Dio. Anche la Chiesa deve essere una famiglia, composta da Vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi e laici, che si aiutano a vicenda e che dividono tra loro i doni personali ricevuti da Dio. Ogni sacerdote confida nella fede e nelle qualità della sua comunità parrocchiale. Se saprà essere saggio, non solo conoscerà la gioia di distribuire la grazia di Dio, ma anche quella di riceverla in abbondanza attraverso i suoi parrocchiani. Il rapporto tra i sacerdoti e il popolo è basato sulla preghiera, la collaborazione, l’amore e il rispetto reciproco. Questa è stata sempre una tradizione di queste isole. Speriamo che non finisca mai.

9. Con questa ordinazione il Signore continua veramente e praticamente la sua opera di “nuova creazione”. E continua a far giungere il suo messaggio su tutta la Terra e a parlare personalmente con coloro che sono ordinati sacerdoti: “"Andate ora da coloro a cui vi manderò e dite ciò che vi ordinerò. Non abbiate paura di loro, perché io sono con voi per proteggervi". Sono le parole del Signore” (Ger 1, 7-8). Amen.

CALENDARIO

24 MIÉRCOLES. SAN BARTOLOMÉ, apóstol, fiesta


Fiesta de san Bartolomé, apóstol, a quien generalmente se identifica con Natanael. Nacido en Caná de Galilea, fue presentado por Felipe a Cristo Jesús en las cercanías del Jordán, donde el Señor le invitó a seguirle, agregándolo a los Doce. Después de la Ascensión del Señor, es tradición que predicó el Evangelio en la India y que allí fue coronado con el martirio (elog. del Martirologio Romano).

Misa de la fiesta (rojo).
MISAL: ants. y oracs. props., Gl., Pf. de los apóstoles. Conveniente PE I. No se puede decir la PE IV.
LECC.: vol. IV.
- Ap 21, 9b-14.
Sobre los cimientos están los nombres de los doce apóstoles del Cordero.
- Sal 144. R. Tus santos, Señor, proclaman la gloria de tu reinado.
- Jn 1, 45-51. Ahí tenéis a un israelita de verdad, en quien no hay engaño.

* Hoy no se permiten las misas de difuntos, excepto la exequial.

Liturgia de las Horas: oficio de la fiesta. Te Deum.

Martirologio: elogs. del 25 de agosto, pág. 511.

TEXTOS MISA

24 de agosto
SAN BARTOLOMÉ, APÓSTOL
Fiesta

Antífona de entrada Sal 95, 2-3
Proclamad día tras día la victoria de Dios, contad a los pueblos su gloria.
Annuntiáte de die in diem salutáre Dei, annuntiáte inter gentes glóriam eius.

Monición de entrada
Hoy es la fiesta de san Bartolomé, apóstol, a quien san Juan designa en su Evangelio con el nombre de Natanael. Nacido en Caná de Galilea, fue presentado por Felipe a Cristo Jesús en las cercanías del Jordán, donde el Señor lo invitó a seguirlo, agregándolo a los Doce. Después de la Ascensión del Señor, es tradición que predicó el Evangelio en la India y que allí fue coronado con el martirio.

Se dice Gloria.

Oración colecta
Afianza en nosotros, Señor, aquella fe con la que san Bartolomé, apóstol, se entregó sinceramente a tu Hijo y concédenos, por sus ruegos, que tu Iglesia sea sacramento de salvación para todos los pueblos. Por nuestro Señor Jesucristo.
Róbora in nobis, Dómine, fidem, qua Fílio tuo beátus Bartholomaeus apóstolus sincéro ánimo adhaesit, et praesta, ut, ipso deprecánte, Ecclésia tua cunctis géntibus salútis fiat sacraméntum. Per Dóminum.

LITURGIA DE LA PALABRA
Lecturas propias de la Fiesta (Lec. IV).

PRIMERA LECTURA Ap 21, 9b-14
Sobre los cimientos están los nombres de los doce apóstoles del Cordero
Lectura del libro del Apocalipsis.

El ángel me habló diciendo:
«Mira, te mostraré la novia, la esposa del Cordero».
Y me llevó en espíritu a un monte grande y elevado, y me mostró la ciudad santa de Jerusalén que descendía del cielo, de parte de Dios, y tenía la gloria de Dios; su resplandor era semejante a una piedra muy preciosa, como piedra de jaspe cristalino.
Tenía una muralla grande y elevada, tenía doce puertas y sobre las puertas doce ángeles y nombres grabados que son las doce tribus de Israel.
Al oriente tres puertas, al norte tres puertas, al sur tres puertas, al poniente tres puertas, y la muralla de la ciudad tenía doce cimientos y sobre ellos los nombres de los doce apóstoles del Cordero.

Palabra de Dios.
R. Te alabamos, Señor.

Salmo responsorial Sal 144, 10-11. 12-13ab. 17-18 (R.: cf. 12)
R. Tus santos, Señor, proclaman la gloria de tu reinado.
Sancti tui, Dómine, notam fáciant glóriam regni tui.

V. Que todas tus criaturas te den gracias, Señor,
que te bendigan tus fieles.
Que proclamen la gloria de tu reinado,
que hablen de tus hazañas.
R. Tus santos, Señor, proclaman la gloria de tu reinado.
Sancti tui, Dómine, notam fáciant glóriam regni tui.

V. Explicando tus hazañas a los hombres,
la gloria y la majestad de tu reinado.
Tu reinado es un reinado perpetuo,
tu gobierno va de edad en edad.
R. Tus santos, Señor, proclaman la gloria de tu reinado.
Sancti tui, Dómine, notam fáciant glóriam regni tui.

V. El Señor es justo en todos sus caminos,
es bondadoso en todas sus acciones.
Cerca está el Señor de los que lo invocan,
de los que lo invocan sinceramente.
R. Tus santos, Señor, proclaman la gloria de tu reinado.
Sancti tui, Dómine, notam fáciant glóriam regni tui.

Aleluya Jn 1, 49b
R. Aleluya, aleluya, aleluya.
V. Rabí, tú eres el Hijo de Dios, tú eres el Rey de Israel. R.
Rabbi, tu es Fílius Dei, tu es rex Israel.

EVANGELIO Jn 1, 45-51
Ahí tenéis a un israelita de verdad, en quien no hay engaño
 Lectura del santo Evangelio según san Juan.
R. Gloria a ti, Señor.

En aquel tiempo, Felipe encontró a Natanael y le dijo:
«Aquel de quien escribieron Moisés en la ley y los profetas, lo hemos encontrado: Jesús, hijo de José, de Nazaret».
Natanael le replicó:
«¿De Nazaret puede salir algo bueno?».
Felipe le contestó:
«Ven y verás».
Vio Jesús que se acercaba Natanael y dijo de él:
«Ahí tenéis a un israelita de verdad, en quien no hay engaño».
Natanael le contesta:
«¿De qué me conoces?».
Jesús le responde:
«Antes de que Felipe te llamara, cuando estabas debajo de la higuera, te vi».
Natanael respondió:
«Rabí, tú eres el Hijo de Dios, tú eres el Rey de Israel».
Jesús le contestó:
«¿Por haberte dicho que te vi debajo de la higuera, crees? Has de ver cosas mayores».
Y le añadió:
«En verdad, en verdad os digo: veréis el cielo abierto y a los ángeles de Dios subir y bajar sobre el Hijo del hombre».

Palabra del Señor.
R. Gloria a ti, Señor Jesús.

Del Papa Francisco, Ex. Ap. Evangelii gaudium 264.
La primera motivación para evangelizar es el amor de Jesús que hemos recibido, esa experiencia de ser salvados por Él que nos mueve a amarlo siempre más. Pero ¿qué amor es ese que no siente la necesidad de hablar del ser amado, de mostrarlo, de hacerlo conocer? Si no sentimos el intenso deseo de comunicarlo, necesitamos detenernos en oración para pedirle a Él que vuelva a cautivarnos. Nos hace falta clamar cada día, pedir su gracia para que nos abra el corazón frío y sacuda nuestra vida tibia y superficial. Puestos ante Él con el corazón abierto, dejando que Él nos contemple, reconocemos esa mirada de amor que descubrió Natanael el día que Jesús se hizo presente y le dijo: «Cuando estabas debajo de la higuera, te vi» (Jn 1, 48). ¡Qué dulce es estar frente a un crucifijo, o de rodillas delante del Santísimo, y simplemente ser ante sus ojos! ¡Cuánto bien nos hace dejar que Él vuelva a tocar nuestra existencia y nos lance a comunicar su vida nueva! Entonces, lo que ocurre es que, en definitiva, «lo que hemos visto y oído es lo que anunciamos» (1Jn 1, 3). La mejor motivación para decidirse a comunicar el Evangelio es contemplarlo con amor, es detenerse en sus páginas y leerlo con el corazón. Si lo abordamos de esa manera, su belleza nos asombra, vuelve a cautivarnos una y otra vez. Para eso urge recobrar un espíritu contemplativo, que nos permita redescubrir cada día que somos depositarios de un bien que humaniza, que ayuda a llevar una vida nueva. No hay nada mejor para transmitir a los demás.

Oración de los fieles
Hermanos, edificados sobre el cimiento de los Apóstoles, oremos al Padre por su pueblo santo diciendo:
- Por la Iglesia, una, santa católica y apostólica, para que se edifique y crezca hasta llegar a la plenitud de Cristo. Oremos.
- por el Papa, sucesor de Pedro: para que presida en caridad las Iglesias de occidente y oriente. Oremos.
- Por los marginados, por los encarcelados, por los que sufren a causa de la fe en Cristo o de sus convicciones religiosas: para que encuentren ayuda, consuelo y liberación. Oremos.
- Por la paz y la solidaridad universales: para que se destierren las guerras, se acaben las discordias y reine la armonía entre los hijos de un mismo Padre. Oremos.
- Por los que celebramos los misterios de la Pascua del Señor: para que nos alegremos de compartir su pasión para desbordar de gozo el día en que se manifestará su gloria. Oremos.
Señor Dios nuestro, tú has instruido a todos los pueblos con la predicación del apóstol san Bartolomé, concede a cuantos celebramos hoy su fiesta ser, como él fue testigos de tu verdad ante el mundo. Por Jesucristo nuestro Señor.

Oración sobre las ofrendas
Al celebrar la fiesta del apóstol san Bartolomé, te pedimos, Señor, que alcancemos, por su intercesión, tus auxilios, ya que en su honor te ofrecemos este sacrificio de alabanza. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Beáti apóstoli Bartholomaei festivitátem, Dómine, recenséntes, quaesumus, ut eius intercessióne tua capiámus auxília, in cuius honórem tibi laudis hóstias immolámus. Per Christum.

PREFACIO II DE LOS APÓSTOLES
LOS APÓSTOLES, FUNDAMENTO DE LA IGLESIA Y TESTIMONIO PARA EL MUNDO
En verdad es justo y necesario, es nuestro deber y salvación darte gracias siempre y en todo lugar, Señor, Padre santo, Dios todopoderoso y eterno, por Cristo, Señor nuestro.
Porque has querido que tu Iglesia tenga por fundamento a los apóstoles, para que permanezca en la tierra como signo perpetuo de tu santidad y ofrezca a todos los hombres las enseñanzas del cielo.
Por eso, Señor, con toda la multitud de los ángeles, te aclamamos ahora y por siempre diciendo con humilde fe:

Vere dignum et iustum est, aequum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine, sancte Pater, omnípotens aetérne Deus: per Christum Dóminum nostrum.
Quóniam Ecclésiam tuam in apostólicis tribuísti consístere fundaméntis, ut signum sanctitátis tuae in terris manéret ipsa perpétuum, et caeléstia praebéret cunctis homínibus documénta.
Quaprópter nunc et usque in saeculum cum omni milítia Angelórum devóta tibi mente concínimus, clamántes atque dicéntes:

Santo, Santo, Santo...

PLEGARIA EUCARÍSTICA I o CANON ROMANO

Antífona de la comunión Cf. Lc 22, 29-30
Yo preparo para vosotros el Reino como me lo preparó mi Padre a mí, de forma que comáis y bebáis a mi mesa en mi Reino, dice el Señor.
Ego dispóno vobis, sicut dispósuit mihi Pater meus, regnum, ut edátis et bibátis super mensam meam in regno meo, dicit Dóminus.

Oración después de la comunión
En la fiesta de tu apóstol san Bartolomé hemos recibido, Señor, la prenda de la eterna salvación, te pedimos que sea para nosotros auxilio para la vida presente y la futura. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Súmpsimus, Dómine, pignus salútis aetérnae, festivitátem beáti Bartholomaei apóstoli celebrántes, quod sit nobis, quaesumus, vitae praeséntis auxílium páriter et futúrae. Per Christum.

Se puede utilizar la bendición solemne de los Apóstoles.
Dios que os ha edificado sobre el cimiento de los apóstoles, por la intercesión gloriosa de san N., apóstol, os llene de sus bendiciones.
Deus, qui vos in apostólicis tríbuit consístere fundaméntis, benedícere vobis dignétur beati Apostoli N. méritis intercedéntibus gloriósis.
R. Amén.
Quien os ha enriquecido con la palabra y el ejemplo de los apóstoles os conceda su ayuda para que seáis testigos de la verdad ante el mundo.
Et apostólicis praesídiis vos pro cunctis fáciat testes veritátis, qui vos eórum munerári documéntis vóluit et exémplis.
R. Amén.
Para que así obtengáis la heredad del reino eterno, por la intercesión de los apóstoles, por cuya palabra os mantenéis firmes en la fe.
Ut eórum intercessióne ad aetérnae pátriae hereditátem perveníre possítis, per quorum doctrínam fídei firmitátem possidétis.
R. Amén.
Y la bendición de Dios todopoderoso, Padre, Hijo + y Espíritu Santo, descienda sobre vosotros y os acompañe siempre.
Et benedíctio Dei omnipoténtis, Patris, et Fílii, + et Spíritus Sancti, descéndat super vos et máneat semper.
R. Amén.

MARTIROLOGIO

Elogios del 25 de agosto
S
an Luis IX, rey
 de Francia, que se distinguió excepcionalmente por su activa fe, tanto en tiempo de paz como durante guerras interpuestas en defensa del cristianismo, y por la justicia en el gobierno, el amor a los pobres y la constancia en las adversidades. Tuvo once hijos en su matrimonio, a los que educó de una manera inmejorable y piadosa, y gastó sus bienes y fuerzas, y su vida misma, en la adoración de la Cruz, la corona de espinas y el sepulcro del Señor, hasta que, estando acampado cerca de Túnez, en la costa de África del Norte, murió contagiado de peste. (1270)
San José de Calasanz, presbítero, que promovió escuelas populares para la formación de los niños y adolescentes en el amor y en la sabiduría del Evangelio, y fundó en Roma la Orden de Clérigos Regulares de las Escuelas Pías. (1648)
3. En Roma, en la milla sexta de la vía Aurelia, sepultura de los santos Eusebio, Ponciano, Vicente y Peregrino, mártires. (s. inc.)
4. En Arlés, lugar de Provenza, actualmente Francia, san Genesio, mártir, que aún catecúmeno, siendo canciller se negó a actuar contra los cristianos y, perseguido al emprender la huida para intentar salvarse, fue detenido por los soldados y bautizado con su propia sangre. (303)
5. En Itálica, actual Santiponce, cerca de Sevilla, en la provincia hispánica de Bética, san Geruncio, obispo, que, según la tradición, murió encarcelado. (s. IV)
6*. En Agde, en la Galia Narbonense, hoy Francia, san Severo, abad del monasterio que él mismo fundó en esta ciudad. (s. V)
7. En Constantinopla, actual Estambul, en Turquía, san Menas, obispo, que ordenado por el papa san Agapito, restableció la comunión temporalmente rota con el papa Vigilio y dedicó a la Divina Sabiduría la gran iglesia edificada por el emperador Justiniano. (552)
8*. En Attane, en el territorio de Limoges, en Aquitania, actualmente Francia, san Aredio, abad, que compuso para el cenobio que había fundado una sabia regla extraída de los preceptos de varios institutos de vida monástica. (591)
9. En Utrech, ciudad de Gueldres, en Austrasia, hoy Holanda, san Gregorio, abad, que, siendo todavía un adolescente, siguió fielmente a san Bonifacio cuando intentaba la conversión de Hesse y Turingia, y posteriormente, por mandado del mismo, dirigió como abad el monasterio de San Martín y gobernó la iglesia de Utrech. (775)
10. En Montefiascone, lugar de Toscana, región de la actual Italia, muerte de santo Tomás Cantelupe, obispo de Hereford, en Inglaterra, el cual, célebre por sus conocimientos, se mostró severo para consigo mismo, pero excepcionalmente generoso para con los pobres. (1282)
11*. En Shimabara, de Japón, beatos mártires Miguel Carvalho, de la Orden de la Compañía de Jesús, Pedro Vázquez, de la Orden de Predicadores, Luis de Sotelo y Luis Sasanda, presbíteros, y Luis Baba, religioso de la Orden de los Hermanos Menores, que fueron quemados vivos a causa de su fe en Cristo. (1624)
12*. En un viejo navío anclado ante la costa de Rochefort, en Francia, beato Pablo Juan Charles, presbítero y mártir, que, siendo prior en la Orden Cisterciense, en el furor de la Revolución Francesa, por el hecho de ser sacerdote, fue conducido por los perseguidores desde el monasterio de las Septfontaines a una prisión naval, donde murió consumido por el hambre y la enfermedad. (1794)
13*. En Córdoba, en la República Argentina, beata María del Tránsito de Jesús Sacramentado Cabanillas, virgen, que se dedicó con empeño a la formación cristiana de la infancia pobre y abandonada, y fundó en este país el Instituto de las Hermanas Misioneras de la Tercera Orden Regular de San Francisco. (1885)
14*. En Valencia, de España, beato Luis Urbano Lanaspa, presbítero de la Orden de Predicadores y mártir, que afrontó una gloriosa prueba por Cristo. (1936)
- Beata María Troncatti (1883- Sucúa, Ecuador 1969). Religiosa profesa de la Congregación de las Hijas de María Auxiliadora, y misionera en las selvas de Ecuador.
- Beato Miroslav Bulešić (1920- Lanišće, Croacia 1947). Sacerdote diocesano, mártir asesinado por odio a la fe por un grupo de comunistas.
- Beato Luigi della Consolata (Andrea) Bordino (1922- Turín, Italia, 1977). Religioso del Cottolengo, que atendió a Cristo a través de los enfermos.- Beato Alessandro Dordi (1931- Santa, Perú 1991). Sacerdote diocesano italiano, misionero en la diócesis de Chimbote, en Perú, asesinado por odio a la fe por los guerrilleros comunistas.

No hay comentarios:

Publicar un comentario

No publico comentarios anónimos.