Entrada destacada

Domingo 4 diciembre 2022, II Domingo de Adviento, ciclo A.

lunes, 18 de julio de 2022

Lunes 22 agosto 2022, Bienaventurada Virgen María Reina, memoria obligatoria.

SOBRE LITURGIA

SANTA MESSA PER UN GRUPPO DI SEMINARISTI E DI GIOVANI CROATI
OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Mercoledì, 27 aprile 1982

Cari seminaristi e studenti!

Siete venuti a Roma dal Papa per esprimergli la vostra fedeltà e amore. Questo è per me motivo di grande gioia e consolazione.

Voi, cari seminaristi, vi preparate a diventare sacerdoti di Gesù Cristo e della Chiesa Cattolica. In questa occasione desidero confidarvi alcuni pensieri circa la vostra preparazione al sacerdozio.

Il sacerdozio è un dono di Dio. Il Signore Gesù sceglie tra gli uomini per suoi sacerdoti quelli che egli vuole. Il suo sguardo amoroso si è fermato sopra ciascuno di voi, vi ha chiamati a seguirlo, a partecipare al suo sacerdozio. Vi esorto pertanto a ringraziare incessantemente Dio per il dono della vocazione sacerdotale, a tenerlo in grande considerazione e a coltivarlo. Siate orgogliosi e lieti perché Cristo vi ha chiamati! Siate consapevoli della grandezza e della bellezza del sacerdozio!

Con tutto il vostro entusiasmo giovanile donatevi a Cristo e offritegli generosamente il vostro amore! Tutti coloro che vi avvicineranno possano constatare la vostra gioia e la vostra felicità di essere seminaristi e chiamati a portare a tutti la gaudiosa novella e i meravigliosi frutti della Resurrezione!

Sarete buoni sacerdoti e zelanti apostoli se ora, durante gli anni di Seminario, vi preparerete con serietà e perseveranza per un servizio così sublime a Dio e agli uomini. Ma ciò significa prima di tutto ascoltare Cristo e imitarlo. Voi siete ora orientati con tutto il vostro essere verso la parola e l’esempio di Cristo: ciò è oggetto delle vostre letture, meditazioni e studi. Questo periodo così privilegiato della vostra vita è destinato a ottenere che una completa formazione teologica diventi parte integrante della vostra vita, in modo che le grandi verità e stimoli della Rivelazione divina – che ora studiate – diventino la pietra angolare della vostra personalità, la quale deve crescere fino alla pienezza di Cristo! Perciò siate docili e obbedienti allo Spirito Santo, che è il nostro primo maestro e che certamente vi guiderà nel processo di una vostra sempre più perfetta configurazione a Cristo cosicché anche voi possiate dire coll’Apostolo: “Vivo io, ma non più io, vive in me Cristo”!

Come sacerdoti sarete i ministri dell’Eucaristia. Fin da ora vivete pienamente l’Eucaristia, siate persone per le quali il centro ed il culmine di tutta la vita sono la santa Messa, la Comunione e l’adorazione eucaristica. Senza una profonda fede e amore per l’Eucaristia non vi può essere un vero sacerdote. Ma questa fede e l’amore vanno implorati e incessantemente alimentati nella concreta devozione eucaristica.

Offrite a Cristo il vostro cuore giovanile nella meditazione e nella preghiera personale. La preghiera il fondamento della vita spirituale. Il sacerdote è per vocazione specifica l’uomo della preghiera.

Imparate a pregare e ripetere con gli Apostoli la calda supplica: “Maestro, insegnaci a pregare!”.

Pregate con gioia e con piena convinzione, non per dovere e consuetudine. La vostra preghiera sia espressione concreta dell’amore per Cristo. Sforzatevi di diventare buoni maestri della preghiera perché domani possiate degnamente guidare le comunità cristiane nel servizio divino.

Dall’alto della croce Gesù ha dato come madre la sua Madre al diletto discepolo e apostolo Giovanni, e in lui a tutti i futuri sacerdoti e apostoli. Non potrete diventare veri sacerdoti secondo il Cuore di Gesù se non accettate Maria come vostra madre. Ciò significa che Ella deve essere la vostra guida nella conoscenza, nell’imitazione e nell’amore verso il suo Figlio. “Per Mariam ad Iesum”, ecco la vera e profonda devozione che deve ornare le vostre anime sin da questi anni della preparazione.

Abbiate altresì sempre presente alla mente che non potete diventare buoni sacerdoti senza rinunce e mortificazioni, senza una sana ascetica. La vostra obbedienza sia l’espressione e segno dell’obbedienza di Cristo al Padre. La vostra seria e matura preparazione alla castità consacrata sia segno ed espressione del vostro amore per Cristo e per le anime che egli ha redente nel suo sangue. La vostra povertà sia segno ed espressione di una totale donazione al Regno di Dio: “Cercate prima di tutto il Regno di Dio, e tutto il resto vi sarà dato in soprappiù!”. E, infine, la vostra sincera e fraterna amicizia e unione siano segno ed espressione della comunità di Cristo durante questo travagliato pellegrinaggio terreno.

Abbiate fiducia in coloro che la Chiesa vi ha dato come guide verso il sacerdozio, i vostri Superiori. Stimate, cercate e vivete seriamente la direzione spirituale così necessaria e insostituibile per un cammino sereno, per la pace e certezza interiori sulla strada verso l’altare e nel corso di tutta la vita sacerdotale.

Cari seminaristi, la santa Chiesa attende da voi che siate persone serie, mature e responsabili, perché se il sacerdozio è un grande dono di Dio a ciascuno di voi, esso però vi è dato per il bene di tutta la Chiesa, e in particolare per la Chiesa che si trova tra il caro popolo Croato. La Chiesa si attende da voi che siate persone spirituali, cioè che con la vostra vita e condotta testimoniate in maniera credibile e convincente la presenza di Dio e i valori spirituali nella nostra società, che in gran parte è caratterizzata dal materialismo e ateismo, ma anche da una inestinguibile sete di Dio e di valori spirituali. Voi, da sacerdoti, lavorerete e vivrete in una siffatta società e dovrete esserne il lievito evangelico. Siate perciò entusiasti, gioiosi e riconoscenti di essere stati chiamati. Siate per i vostri coetanei provocazione e stimolo perché vi seguano, siate fin da ora apostoli delle sante vocazioni. Siate consapevoli del fatto che Dio chiama gli operai nella sua messe anche attraverso di voi.

Infine, un breve pensiero anche a voi, miei cari amici studenti! Quanto ho detto ai seminaristi vale anche per voi con il dovuto adattamento alle vostre rispettive vocazioni. Siate riconoscenti al Signore per il dono della fede e del pegno battesimale. Vivete e testimoniate coerentemente e con coraggio la vostra fede cattolica, siate anche voi il lievito di vita cristiana dovunque vi troviate e lavoriate. Vivete gioiosamente e coerentemente i giorni della vostra giovinezza per essere un domani persone capaci, buoni cristiani, onesti cittadini, costruttori della civiltà dell’amore, presenza viva del Cristo risorto in mezzo a tutti coloro coi quali condividerete il vostro pellegrinaggio su questa terra. Siate membri attivi della Chiesa, amate la Chiesa, non vergognatevi mai della vostra Madre! Siate collaboratori dei vostri Pastori nel servizio del vostro popolo sulla strada verso la patria celeste.

A tutti voi, ai vostri cari, come pure a tutti gli altri giovani nelle vostre diocesi di cuore impartisco la mia benedizione apostolica. Amen!

CALENDARIO

22 LUNES. BIENAVENTURADA VIRGEN MARÍA REINA, memoria obligatoria

Misa
de la memoria (blanco).
MISAL: ants. y oracs. props., Pf. I de la BVM (en la fiesta).
LECC.: vol. III-par.
- 2 Tes 1, 1-5. 11b-12.
El nombre del Señor será glorificado en vosotros y vosotros en él.
- Sal 95. R. Contad las maravillas del Señor a todas las naciones.
- Mt 23, 13-22. ¡Ay de vosotros, guías ciegos!
o bien:
cf. vol. IV.

Liturgia de las Horas: oficio de la memoria.

Martirologio: elogs. del 23 de agosto, pág. 507.
CALENDARIOS: Misioneras de la Caridad: Inmaculado Corazón de la bienaventurada Virgen María (S).

TEXTOS MISA

22 de agosto
Santa María Virgen, Reina
Memoria

Antífona de entrada Cf. Sal 44, 10. 14
De pie, a tu derecha está la Reina, vestida de oro, rodeada de esplendor.
Astitit Regína a dextris tuis in vestítu deauráto, circúmdata varietáte.

Monición de entrada
Hoy es la memoria de la bienaventurada Virgen María Reina, título atribuido por la tradición cristiana a María desde comienzos del siglo IV. Ella engendró al Hijo de Dios, Príncipe de la paz, cuyo reino no tendrá fin, y es saludada por el pueblo cristiano como Reina del cielo y Madre de misericordia. Hace ocho días, celebramos su Asunción a los cielos, que inaugura lo que conmemoramos hoy: si a los cristianos se nos promete la herencia del reino de Dios, María ha conseguido ya esta corona de gloria, que es el premio o conclusión de la fidelidad a Cristo y del amor de Dios.

Oración colecta
Oh, Dios, que nos has entregado como Madre y como Reina a la Madre de tu Hijo, concédenos por tu bondad que, ayudados por su intercesión, alcancemos la gloria de tus hijos en el reino de los cielos. Por nuestro Señor Jesucristo.
Deus, qui Fílii tui Genetrícem nostram constituísti Matrem atque Regínam, concéde propítius, ut, ipsíus intercessióne suffúlti, tuórum in regno caelésti consequámur glóriam filiórum. Per Dóminum.

LITURGIA DE LA PALABRA
Lecturas del Lunes de la XXI semana del Tiempo Ordinario, año par (Lec. III-par).

PRIMERA LECTURA 2 Tes 1, 1-5. 11b-12
El nombre del Señor será glorificado en vosotros y vosotros en él
Comienzo de la segunda carta del apóstol san Pablo a los Tesalonicenses.

Pablo, Silvano y Timoteo a la Iglesia de los Tesalonicenses en Dios, nuestro Padre, y en el Señor Jesucristo.
A vosotros gracia y paz de parte de Dios Padre y del Señor Jesucristo.
Debemos dar continuas gracias a Dios por vosotros, hermanos, como es justo, pues vuestra fe crece vigorosamente y sigue aumentando el amor mutuo de todos y cada uno de vosotros.
Esto hace que nos mostremos orgullosos de vosotros ante las iglesias de Dios por vuestra paciencia y vuestra fe en medio de todas las persecuciones y tribulaciones que estáis soportando.
Así se pone de manifiesto el justo juicio divino, de manera que lleguéis a ser dignos del reino de Dios, por el cual padecéis.
Nuestro Dios os haga dignos de la vocación y con su poder lleve a término todo propósito de hacer el bien y la tarea de la fe. De este modo, el nombre de nuestro Señor Jesús será glorificado en vosotros y vosotros en él, según la gracia de nuestro Dios y del Señor Jesucristo.

Palabra de Dios.
R. Te alabamos, Señor.

Salmo responsorial Sal 95, 1-2a. 2b-3. 4-5 (R.: cf. 3)
R. Contad las maravillas del Señor a todas las naciones.
Annuntiate in ómnibus pópulis mirabilia Dómini.

V. Cantad al Señor un cántico nuevo,
cantad al Señor, toda la tierra;
cantad al Señor, bendecid su nombre. 
R. Contad las maravillas del Señor a todas las naciones.
Annuntiate in ómnibus pópulis mirabilia Dómini.

V. Proclamad día tras día su victoria.
Contad a los pueblos su gloria,
sus maravillas a todas las naciones. 
R. Contad las maravillas del Señor a todas las naciones.
Annuntiate in ómnibus pópulis mirabilia Dómini.

V. Porque es grande el Señor,
y muy digno de alabanza,
más temible que todos los dioses.
Pues los dioses de los gentiles no son nada,
mientras que el Señor ha hecho el cielo.
R. Contad las maravillas del Señor a todas las naciones.
Annuntiate in ómnibus pópulis mirabilia Dómini.

Aleluya Jn 10, 27
R. Aleluya, aleluya, aleluya.
V. Mis ovejas escuchan mi voz -dice el Señor-, y yo las conozco, y ellas me siguen. R.
Oves meæ vocem meam áudiunt, dicit Dóminus; et ego cognósco eas, et sequúntur me.

EVANGELIO Mt 23, 13-22
¡Ay de vosotros, guías ciegos!
 Lectura del santo Evangelio según san Mateo.
R. Gloria a ti, Señor.

En aquel tiempo, Jesús dijo:
«¡Ay de vosotros, escribas y fariseos hipócritas, que cerráis a los hombres el reino de los cielos! Ni entráis vosotros, ni dejáis entrar a los que quieren.
¡Ay de vosotros, escribas y fariseos hipócritas, que viajáis por tierra y mar para ganar un prosélito, y cuando lo conseguís, lo hacéis digno de la “gehenna” el doble que vosotros!
¡Ay de vosotros, guías ciegos, que decís: “Jurar por el templo no obliga, jurar por el oro del templo sí obliga”! Necios y ciegos! ¿Qué es más, el oro o el templo que consagra el oro?
O también: “Jurar por el altar no obliga, jurar por la ofrenda que está en el altar sí obliga”. ¡Ciegos! ¿Qué es más, la ofrenda o el altar que consagra la ofrenda? Quien jura por el altar, jura por él y por cuanto hay sobre él; quien jura por el templo, jura por él y por quien habita en él; y quien jura por el cielo, jura por el trono de Dios y también por el que está sentado en él».

Palabra del Señor.
R. Gloria a ti, Señor Jesús.

Orígenes, homilia 25 in Matthaeum
Jesucristo, como Hijo verdadero de Aquel que dio la ley, según la semejanza de las bendiciones que se conceden por la ley, explicó las felicidades de los que se salvan; y según la semejanza de las maldiciones expuestas en la ley, dice ¡ay! contra los pecadores, cuando añade: "¡Mas ay de vosotros, escribas y fariseos hipócritas!" Los que creen que es bueno decir esto contra los pecadores, comprendan que el propósito de Dios es semejante cuando maldice por medio de su ley; aquella maldición de la ley como el "ay" del Señor recaen sobre el pecador, no por causa del que los pronuncia, sino por causa de sus pecados, por los cuales se vuelve digno de escuchar estas cosas que Dios pronunció para corregir, a fin de que los hombres se conviertan al bien. Así como el padre cuando reprende al hijo pronuncia algunas veces palabras de maldición, aunque no desea que el hijo sea digno de ellas, sino más bien que le sirva para separarle de lo malo, así el Señor explica la causa de esta amenaza cuando dice: "Que cerráis el reino de los cielos", etc. Estos dos preceptos son naturalmente inseparables, porque el hecho de que alguno no permita que entren los demás es causa suficiente para que él mismo quede excluido.

Oración de los fieles
Ferias del Tiempo Ordinario XX

Oremos a Dios Padre.
- Por los pastores de la Iglesia. Roguemos al Señor.
- Por los gobernantes de las naciones. Roguemos al Señor.
- Por los que no tienen trabajo. Roguemos al Señor.
- Por nosotros, aquí reunidos. Roguemos al Señor.
Socórrenos, Señor, para que podamos alegrarnos con tus beneficios. Por Jesucristo nuestro Señor.

Oración sobre la ofrendas
Te presentamos, Señor, nuestras ofrendas en la memoria de la bienaventurada Virgen María, y te pedimos que venga en nuestra ayuda aquel que se ofreció a sí mismo en la cruz, como hostia inmaculada. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Memóriam recoléntes beátae Vírginis Maríae, tibi, Dómine, múnera nostra offérimus, deprecántes, ut eius nobis succúrrat humánitas, qui tibi oblatiónem seípsum in cruce óbtulit immaculátam. Qui vivit et regnat in saecula saeculórum.

PREFACIO I DE LA BIENAVENTURADA VIRGEN MARÍA
LA MATERNIDAD DE MARÍA
En verdad es justo y necesario, es nuestro deber y salvación darte gracias siempre y en todo lugar, Señor, Padre santo, Dios todopoderoso y eterno. 
Y alabar, bendecir y proclamar tu gloria en la fiesta de santa María, siempre virgen. Porque ella concibió a tu único Hijo por obra del Espíritu Santo, y, sin perder la gloria de su virginidad, derramó sobre el mundo la luz eterna, Jesucristo, Señor nuestro.
Por él, los ángeles alaban tu gloria, te adoran las dominaciones, tiemblan las potestades, los cielos, sus virtudes y los santos serafines te celebran unidos en común alegría. Permítenos asociarnos a sus voces cantando humildemente tu alabanza:

Vere dignum et iustum est, aequum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine, sancte Pater, omnípotens aetérne Deus:
Et te in Festum beátae Maríae semper Vírginis collaudáre, benedícere et praedicáre. Quae et Unigénitum tuum Sancti Spíritus obumbratióne concépit, et, virginitátis glória permanénte, lumen aetérnum mundo effúdit, Iesum Christum Dóminum nostrum.
Per quem maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Caeli caelorúmque Virtútes, ac beáta Séraphim, sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admítti iúbeas, deprecámur, súpplici confessióne dicéntes:

Santo, Santo, Santo...

PLEGARIA EUCARÍSTICA II

Antífona de la comunión Cf. Lc 1, 45
Bienaventurada tú, que has creído, porque lo que te ha dicho el Señor se cumplirá.
Beáta es, quae credidísti, quóniam perficiéntur ea, quae dicta sunt tibi a Dómino.

Oración después de la comunión
Después de recibir este sacramento del cielo, te suplicamos humildemente, Señor, que cuantos hemos celebrado la memoria de santa María Virgen merezcamos participar en el banquete eterno. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Sumptis, Dómine, sacraméntis caeléstibus, te súpplices deprecámur, ut, qui beátae Vírginis Maríae memóriam venerándo recólimus, aetérni convívii mereámur esse partícipes. Per Christum.

MARTIROLOGIO

Elogios del 23 de agosto
S
anta Rosa, virgen
, que, insigne desde muy niña por su austera sobriedad de vida, en Lima, en el Perú, vistió el hábito de las Hermanas de la Tercera Orden de Santo Domingo. Entregada a la penitencia y a la oración, y ardiente de celo por la salvación de los pecadores y de la población indígena, aspiraba a dar la vida por ellos, sometiéndose de buena gana a toda clase de sufrimientos para ganarlos para Cristo. Su muerte tuvo lugar el día veinticuatro de agosto. (1617)
2. Conmemoración de san Zaqueo, obispo, a quien se tiene por el cuarto sucesor de Santiago, hermano del Señor, en el gobierno de la Iglesia de Jerusalén. (s. II)
3. En Roma, en el cementerio de San Lorenzo, en la vía Tiburtina, santos Abundio y Ireneo, mártires. (s. inc.)
4. En Ostia Tíberina, en la Italia actual, santos Ciriaco y Arquelao, mártires(s. inc.)
5. En Sistov, en Mesia Inferior, hoy Rumanía, san Lupo mártir, que, según la tradición, consiguió la libertad de Cristo al ser degollado. (s. inc.)
6. En Egea, lugar de Cilicia, actual Ayaº, en Turquía, santos mártires Claudio, Asterio y Neón, hermanos, los cuales, acusados por su madrastra de ser cristianos, se cree que fueron decapitados en tiempo del emperador Diocleciano y del prefecto Lysias. (303)
7. En Autun, en la Galia Lugdunense, hoy Francia, san Flaviano, obispo, que brilló en tiempos del rey Clodoveo. (s. V/VI)
8*. En Londonderry, en Hibernia, actual Irlanda, san Eugenio, primer obispo de Ardstraw. (s. VI)
9*. En el monasterio de san Felipe, cerca de Locri, en Calabria inferior, san Antonio de Gerace, eremita. (s. X)
10*. En una nave anclada frente a Rochefort, en la costa de Francia, beato Juan (Protasio) Bourdon, presbítero de la Orden de los Hermanos Menores Capuchinos y mártir, que en tiempo de la Revolución Francesa, encarcelado junto con varios sacerdotes, procuró alivio a los compañeros de cautiverio hasta que murió contagiado de peste. (1794)
11*. En la localidad de Tavernes de Valldigna, en la región de Valencia, en España, beatos mártires Constantino Carbonell Sempere, presbítero, Pedro Gelabert Amer y Raimundo Grimaltós Monllor, religiosos, de la Orden de la Compañía de Jesús, que sufrieron el martirio durante la persecución contra la fe. (1936)
12*. Cerca de la aldea de Vallibona, también en la región valenciana, beatos mártires Florentino Pérez Romero, presbítero, y Urbano Gil Sáez, religioso, de los Terciarios Capuchinos de Nuestra Señora de los Dolores, que, en tiempo de la misma persecución, asumieron perfectamente la prueba por la fe. (1936)
13*. En la población de Silla, en la misma región valenciana, beato Juan María de la Cruz (Mariano) García Méndez, presbítero de la Congregación de Sacerdotes del Sagrado Corazón de Jesús y mártir, el cual, en la mencionada persecución contra la religión, conservó hasta la muerte la fe de Cristo. (1936)
14*. En la localidad de Puzol, también cerca de Valencia, beatas Petra María Victoria Quintana Argos y Serafina (Manuela Justa) Fernández Ibero, vírgenes del Instituto de Hermanas Terciarias Capuchinas de la Sagrada Familia y mártires, que en el furor de la citada persecución alcanzaron la gracia del martirio. (1936)
15*. En el campo de concentración de Dachau, cerca de Munich, en Alemania, beato Francisco Dachtera, presbítero y mártir, el cual, de nacionalidad polaca, en tiempo de guerra murió por Cristo, destrozado por las atrocidades cometidas por los médicos en aquel lugar, sin consideración alguna a la dignidad humana. (1944)
-  Beato Władysław Findysz (1907-1964) Sacerdote polaco y mártir, víctima del régimen en Polonia.

No hay comentarios:

Publicar un comentario

No publico comentarios anónimos.