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Domingo 4 diciembre 2022, II Domingo de Adviento, ciclo A.

viernes, 13 de mayo de 2022

Viernes 17 junio 2022, Viernes de la XI semana del Tiempo Ordinario, feria (o misa por la santa Iglesia).

SOBRE LITURGIA

SANTA MESSA PER GLI ALUNNI DEL PONTIFICIO SEMINARIO ROMANO MINORE
OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Cappella Paolina, 20 dicembre 1981

1. “Eccomi, sono la serva del Signore” (Lc 1,38).

Queste parole di Maria stanno al centro dell’odierna celebrazione liturgica della Quarta Domenica di Avvento.

Siamo ormai vicinissimi alla Solennità del Natale, ed i nostri cuori si infiammano sempre più di desiderio e di amore per Colui che deve venire. Nelle domeniche, le letture della liturgia ci hanno proposto la figura austera di Giovanni il Battista, esempio luminoso di attesa nell’umiltà e nella chiaroveggenza.

Oggi, invece, abbiamo davanti agli occhi la figura di Maria, così come ce la descrive l’evangelista Luca nella classica scena dell’Annunciazione. Pensiamo a quanti artisti hanno ritratto e interpretato quel sublime momento: quanti modi diversi di riprodurre la singolare esperienza e la decisività di quell’ora! Eppure tutti concordano, pur con varietà di stile e di dettagli, nel sottolineare la personalità di Maria davanti all’angelo, il suo profondo atteggiamento di ascolto e la sua risposta di totale disponibilità: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”!

2. Quello è stato il momento della vocazione di Maria. E da quel momento è dipesa la possibilità stessa del Natale. Senza il Sì di Maria, Gesù non sarebbe nato.

Cari fratelli e sorelle! Miei cari ragazzi! Quale lezione è questa per tutti! Voi, qui presenti, siete seminaristi o amici del Seminario, e siete anche genitori e familiari di questi ragazzi. Ebbene, il Vangelo di oggi è veramente adatto a questo nostro incontro, per farci riflettere sul grande tema della vocazione.

Infatti, senza il Sì di tante anime generose, non è possibile continuare a far nascere Gesù nel cuore degli uomini, cioè portarli alla fede che salva. Ma proprio questo è necessario: che l’“Eccomi” di Maria si ripeta sempre di nuovo, e quasi riviva, nella dedizione vostra e di tanti come voi, perché non manchi mai al mondo la possibilità e la gioia di trovare Gesù, di adorarlo e di lasciarsi guidare dalla sua luce, come già avvenne per i poveri pastori di Betlemme e per i Magi venuti da lontano.

Questa infatti è la vocazione: una proposta, un invito, anzi una sollecitudine a portare il Salvatore al mondo d’oggi, che ne ha tanto bisogno. Un rifiuto significherebbe non solo respingere la parola del Signore, ma anche abbandonare molti nostri fratelli nell’orrore, nel non-senso, o nella frustrazione delle loro aspirazioni più segrete e più nobili, a cui non sanno e non possono da soli dare risposta.

Noi oggi ringraziamo Maria per aver accolto la chiamata divina, poiché la sua pronta adesione è stata all’origine della nostra salvezza. Allo stesso modo, molti potranno ringraziare anche voi e benedirvi, perché, accettando la chiamata del Signore, porterete loro il Vangelo della grazia (cf. At 20,24), diventando, come scrive san Paolo, “collaboratori della loro gioia” (cf. 2Cor 1,24).

3. Ma per far maturare una vocazione è necessario l’apporto della famiglia. Nella recente esortazione sui compiti della famiglia cristiana nel mondo di oggi, ho scritto che essa è “il primo e il miglior seminario della vocazione alla vita di consacrazione al Regno di Dio” (Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, 53); infatti, “il servizio svolto dai coniugi e dai genitori cristiani in favore del Vangelo è essenzialmente un servizio ecclesiale, rientra cioè nel contesto dell’intera Chiesa quale comunità evangelizzata ed evangelizzante” (Ivi).

Cari genitori qui presenti, vi esorto vivamente a continuare sempre più ad essere di questi uomini e di queste donne, che sentono a fondo i problemi della vita della Chiesa, che se ne fanno carico e sanno anche trasmettere ai figli questa sensibilità, con la preghiera, la lettura della Parola di Dio, l’esempio vivo. Normalmente una vocazione nasce e matura in un ambiente familiare sano, responsabile, cristiano. Proprio lì essa affonda le sue radici e di lì trae la possibilità di crescere e diventare un albero robusto e carico di frutti saporosi. Certo sarà necessario cooperare in armonia col Seminario diocesano e procedere di pari passo nel delicato compito dell’educazione e della formazione degli aspiranti al Presbiterio. In effetti, il Seminario svolge un ruolo unico e determinante. Ma tutto parte dalla famiglia e tutto è condizionato in ultima istanza da essa.

Perciò, anche voi, cari familiari, partecipate della vocazione di questi ragazzi. Anche voi, in un certo senso, potete e dovete rispondere al Signore: “Eccomi,... avvenga di me quello che hai detto”, concedendo a Lui e anzi donandogli il frutto del vostro amore reciproco. E siate certi che per il Signore e per la sua Chiesa vale la pena di impegnarsi fino a questo punto.

4. L’angelo disse a Maria: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo” (Lc 1,35). Ebbene, io vi raccomando di cuore a questa “potenza” divina e ad essa vi affido, poiché “nulla è impossibile a Dio” (Lc 1,37); al contrario, con la sua grazia si possono operare “grandi cose”, come la Madonna stessa cantò nel Magnificat (cf. Lc 1,49).

Il Natale che viene sia ricco di luce e di forza per tutti voi: perché possiate scorgere bene il cammino che siete chiamati a percorrere in questa vita terrena, possiate intraprenderlo con generosa determinazione, e possiate sostenerlo con perseveranza ed entusiasmo incessante. Amen!

CALENDARIO

17 VIERNES DE LA XI SEMANA DEL T. ORDINARIO, feria

Misa
de feria (verde).
MISAL: cualquier formulario permitido (véase pág. 67, n. 5), Pf. común.
LECC.: vol. III-par.
- 2 Re 11, 1-4. 9-18. 20.
Ungieron a Joás y gritaron: «¡Viva el rey!».
- Sal 131. R. El Señor ha elegido Sion para vivir en ella.
- Mt 6, 19-23. Donde está tu tesoro, allí estará tu corazón.

Liturgia de las Horas:
oficio de feria.

Martirologio: elogs. del 18 de junio, pág. 370.
CALENDARIOS: Teatinos: Beato Pablo Burali, obispo (MO).
León: Santa Teresa, religiosa (ML).
OCSO: Beato José Cassant, monje cisterciense (ML).
Ibiza: Aniversario de la muerte de Mons. Francisco Planas Muntaner, obispo, emérito (1985)

TEXTOS MISA

Misa de la feria: de la XI semana del T. Ordinario (o de otro Domingo del T. Ordinario).

Misa por la Iglesia:
Por la Iglesia B

Antífona de entrada Ap 7, 9
Vi una muchedumbre inmensa, que nadie podría contar, de todas las naciones, razas, pueblos y lenguas.
Vidi turbam magnam, quam dimuneráre nemo póterat, ex ómnibus géntibus et tribúbus et pópulis et linguis.

Monición de entrada
La Iglesia es por esencia católica, es decir, universal. Cristo la ha fundado, está presente en ella y la ha enviado en misión a todos los hombres sin distinción. Pidamos a Cristo que, por la Iglesia y en la Iglesia, lleve a plenitud su obra de salvación.

Oración colecta
Oh, Dios, que en la nueva alianza de Cristo no dejas de congregar para ti, de entre todas las naciones, un pueblo en crecimiento hacia la unidad en el Espíritu, haz que tu Iglesia, fiel a la misión recibida, progrese sin cesar con la familia humana, y actúe siempre como fermento y alma de la sociedad que ha de ser renovada en Cristo y transformada en la familia de Dios. Por nuestro Señor Jesucristo.
Deus, qui in Christi tui testaménto ex ómnibus géntibus pópulum tibi congregáre non désinis, in Spíritu ad unitátem coalescéntem, concéde, ut Ecclésia tua, missióni sibi créditae fidélis, cum hóminum família iúgiter incédat, et tamquam ferméntum et véluti ánima societátis humánae in Christo renovándae et in famíliam Dei transformándae semper exsístat. Per Dóminum.

LITURGIA DE LA PALABRA
Lecturas del Viernes de la XI semana del Tiempo Ordinario, año par (Lec. III-par).

PRIMERA LECTURA 2 Re 11, 1-4.9-18. 20
Ungieron y gritaron: «¡Viva el rey!»
Lectura del segundo libro de los Reyes.

En aquellos días, cuando la madre del rey Ocozías, Atalía, vio que su hijo había muerto, se dispuso a eliminar a toda la estirpe real. Pero Josebá, hija del rey Jorán y hermana de Ocozías, tomó a Joás, hijo de Ocozías, de entre los hijos del rey que estaban siendo asesinados, lo escondió y lo instaló, a él y a su nodriza, en su dormitorio, manteniéndolo oculto a la vista de Atalía y así no lo mataron. Estuvo seis años con ella, escondido en el templo del Señor, mientras Atalía reinaba en el país.
El séptimo año, el sacerdote Yehoyadá mandó buscar a los centuriones de los canos y de los guardias y los condujo junto a sí al templo del Señor para establecer un pacto con ellos y hacerles prestar juramento. Luego les presentó al hijo del rey.
Los centuriones cumplieron cuanto Yehoyadá les ordenó. Cada uno tomó sus hombres, los que entraban y los que salían de servicio el sábado, y se presentaron ante el sacerdote. Yehoyadá entregó a los centuriones las lanzas y escudos del rey David que había depositados en el templo del Señor.
Los guardias se apostaron, arma en mano, desde el extremo sur hasta el extremo norte del templo, ante el altar y el templo, en tomo al rey, por un lado y por otro.
El sacerdote hizo salir al hijo del monarca y le impuso la diadema y las insignias reales. Luego lo proclamaron rey y lo ungieron. Aplaudieron y gritaron:
«¡Viva el rey!».
Cuando Atalía oyó el griterío de los guardias y del pueblo, se fue hacia la muchedumbre que se hallaba en el templo del Señor. Miró y vio al rey de pie junto a la columna, según la costumbre: los jefes con sus trompetas con él, y a todo el pueblo de la tierra en júbilo, tocando sus instrumentos.
Atalía rasgó entonces sus vestiduras y gritó:
«¡Traición!, ¡traición!».
Entonces el sacerdote Yehoyadá dio orden a los jefes de las tropas:
«Hacedla salir de entre las filas. Quien la siga será pasado a espada» (pues el sacerdote pensaba: «No debe ser ejecutada en el templo del Señor»).
Le abrieron paso y, cuando entró en el palacio real por la puerta de los Caballos, fue ejecutada.
Luego Yehoyadá hizo una alianza entre el Señor, el rey y el pueblo, por la que el pueblo se convertía en pueblo del Señor; hizo también una alianza entre el rey y el pueblo.
Y todo el pueblo de la tierra acudió al templo de Baal para derribarlo. Hicieron pedazos sus altares e imágenes, y ejecutaron a Matán, sacerdote de Baal, frente a los altares.
El sacerdote puso entonces centinelas en el templo del Señor. Todo el pueblo de la tierra exultaba de júbilo y la ciudad quedó tranquila: Atalía ya había muerto a espada en palacio.

Palabra de Dios.
R. Te alabamos, Señor.

Salmo responsorial Sal 131, 11. 12. 13-14. 17-18 (R.: cf. 13)
R. El Señor ha elegido Sión, para vivir en ella.
Elégit Dóminus Sion in habitatiónem sibi.

V. El Señor ha jurado a David
una promesa que no retractará:
«A uno de tu linaje
pondré sobre tu trono». 
R. El Señor ha elegido Sión, para vivir en ella.
Elégit Dóminus Sion in habitatiónem sibi.

V. «Si tus hijos guardan mi alianza
y los mandatos que les enseño,
también sus hijos, por siempre,
se sentarán sobre tu trono». 
R. El Señor ha elegido Sión, para vivir en ella.
Elégit Dóminus Sion in habitatiónem sibi.

V. Porque el Señor ha elegido a Sión,
ha deseado vivir en ella:
«Esta es mi mansión por siempre,
aquí viviré, porque la deseo».
R. El Señor ha elegido Sión, para vivir en ella.
Elégit Dóminus Sion in habitatiónem sibi.

V. «Haré germinar el vigor de David,
enciendo una lámpara para mi Ungido.
A sus enemigos los vestiré de ignominia,
sobre él brillará mi diadema». 
R. El Señor ha elegido Sión, para vivir en ella.
Elégit Dóminus Sion in habitatiónem sibi.

Aleluya Mt 5, 3
R. Aleluya, aleluya, aleluya.
V. Bienaventurados los pobres en el espíritu, porque de ellos es el reino de los cielos. R.
Beáti páuperes spíritu, quóniam ipsórum est regnum cælórum.

EVANGELIO Mt 6, 19-23
Donde está tu tesoro, allí estará tu corazón
 Lectura del santo Evangelio según san Mateo.
R. Gloria a ti, Señor.

En aquel tiempo, dijo Jesús a sus discípulos:
«No atesoréis para vosotros tesoros en la tierra, donde la polilla y la carcoma los roen y donde los ladrones abren boquetes y los roban. Haceos tesoros en el cielo, donde no hay polilla ni carcoma que los roen, ni ladrones que abren boquetes y roban. Porque donde está tu tesoro, allí estará tu corazón.
La lámpara del cuerpo es el ojo. Si tu ojo está sano, tu cuerpo entero tendrá luz; pero si tu ojo está enfermo, tu cuerpo entero estará a oscuras. Si, pues, la luz que hay en ti está oscura, ¡cuánta será la oscuridad!».

Palabra del Señor.
R. Gloria a ti, Señor Jesús.

San Josemaría Escrivá, Amigos de Dios 118.
Si queréis actuar a toda hora como señores de vosotros mismos, os aconsejo que pongáis un empeño muy grande en estar desprendidos de todo, sin miedo, sin temores ni recelos. Después, al atender y al cumplir vuestras obligaciones personales, familiares..., emplead los medios terrenos honestos con rectitud, pensando en el servicio a Dios, a la Iglesia, a los vuestros, a vuestra tarea profesional, a vuestro país, a la humanidad entera. Mirad que lo importante no se concreta en la materialidad de poseer esto o de carecer de lo otro, sino en conducirse de acuerdo con la verdad que nos enseña nuestra fe cristiana: los bienes creados son sólo eso, medios. Por lo tanto, rechazad el espejuelo de considerarlos como algo definitivo.


Oración de los fieles
Ferias del Tiempo Ordinario XIV

Reunidos, hermanos, para recordar los beneficios de nuestro Dios, pidámosle que inspire nuestras plegarias para que merezcan ser atendidas.
- Por el papa N. por nuestro obispo N. por todo el clero y el pueblo a ellos encomendado. Roguemos al Señor.
- Por todos los gobernantes y sus ministros, encargados de velar por bien común. Roguemos al Señor
- Por los navegantes, por los que están de viaje, por los cautivos y por los encarcelados. Roguemos al Señor.
- Por todos nosotros, reunidos en este santo templo en la fe, devoción, amor y temor de Dios. Roguemos al Señor.
Que te sean gratos, Señor, los deseos de tu Iglesia suplicante, para que tu misericordia nos conceda lo que no podemos esperar por nuestros méritos. Por Jesucristo, nuestro Señor.
R. Amén.

Misa por la Iglesia:
Oración de los fieles
Hermanos, elevemos unidos nuestras oraciones a Dios, nuestro Padre, por el bien de la Iglesia y de todos los hombres.
- Por la Iglesia, para que esté unida y viva en libertad y en paz en todo el mundo. Oremos.
- Por las necesidades y dificultades que plantea la evangelización según la peculiaridad de cada territorio, para que, cada día, surjan más jóvenes y adultos cristianos decididos a entregar sus vidas en la misión de toda la Iglesia. Oremos.
- Por la paz entre las naciones, para que sus gobernantes promuevan el bien común y el progreso de todos los ciudadanos. Oremos.
- Por nuestros hermanos más pobres, para que el Señor los cubra con su misericordia y encuentren en la Iglesia la mano samaritana y el hogar acogedor que necesitan Oremos.
- Por nuestra comunidad cristiana, para que vivamos unidos en el amor y por la santidad de vida, seamos reflejo de la Iglesia universal. Oremos.
Escucha benignamente las súplicas de tu Iglesia, Señor, para que se realice cuanto antes el deseo de Jesús: que haya un solo rebaño y un solo Pastor. Por el mismo Jesucristo, que vive y reina por los siglos de los siglos.

Oración sobre las ofrendas
Acepta complacido, Señor, las ofrendas que te presentamos, y haz que tu Iglesia, nacida del costado de Cristo dormido en la cruz, encuentre siempre en la participación de este misterio la santidad que le haga vivir y ser digna de su autor, Jesucristo, Señor nuestro. Él, que vive y reina por los siglos de los siglos.
Múnera quae tibi offérimus, Dómine, súscipe benígnus, et praesta, ut Ecclésia tua, de látere Christi in cruce dormiéntis exórta, ex huius participatióne mystérii suam iúgiter háuriat sanctitátem, qua semper vivat suóque digne respóndeat auctóri, Iesu Christo Dómino nostro. Qui vivit et regnat in saecula saeculórum.

PLEGARIA EUCARÍSTICA D 1

Antífona de la comunión Jn 19, 34
Uno de los soldados, con la lanza, le traspasó el costado, y al punto salió sangre y agua.
Unus mílitum láncea latus eius apéruit, et contínuo exívit sanguis et aqua.
O bien: Ap 7,12
La alabanza y la gloria y la sabiduría y la acción de gracias y el honor y el poder y la fuerza son de nuestro Dios, por los siglos de los siglos. Amén.
Benedíctio et cláritas et sapiéntia et gratiárum áctio, honor et virtus et fortitúdo Deo nostro in saecula saeculórum. Amen.

Oración después de la comunión
Renovados con el sacramento de tu Hijo, te suplicamos, Señor, que hagas fecunda la acción de tu Iglesia, ya que por ella revelas la plenitud del misterio salvador a los pobres, a los que llamas a ser la porción principal de tu reino. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Sacraménto Fílii tui recreáti, te, Dómine, deprecámur, ut Ecclésiae tuae operatiónem fecúndes, qua salutáris mystérii plenitúdinem paupéribus contínuo revélas, quos ad tui regni praecípuam vocásti portiónem. Per Christum.

MARTIROLOGIO

Elogios del día 18 de junio

1. En Roma, en el cementerio de Balbina, en la Vía Ardeatina, santos Marcos y Marceliano, mártires en la persecución bajo el emperador Diocleciano, a los que hermanó el sufrimiento. (c. 304)
2. En Trípoli, ciudad de Fenicia, actual Líbano, san Leoncio, soldado, que por los atroces tormentos sufridos en la cárcel llegó a la corona del martirio. (s. IV)
3. En África, santos Ciríaco y Paula, mártires. (c. s. IV)
4. En Burdeos, ciudad de Aquitania, actualmente Francia, san Amando, obispo, que instruyó en la doctrina de la verdad y bautizó a san Paulino de Nola, quien, a su vez, alabó en sus escritos al obispo (s. V)
5. En el monte Gemmariario, cerca de las termas de las termas de Sciacca, en Sicilia occidental, actualmente Italia, san Calógero, eremita. (c. s. V)
6. En Schönau, lugar de Renania, en Germania, hoy Alemania, santa Isabel, virgen, insigne por la observancia de la vida monástica. (1164)
7*. En Mántua, ciudad de Lombardía, en Italia, beata Hosana Andreasi, virgen, que vistió el hábito de la Orden de Hermanas de la Penitencia de Santo Domingo y logró armonizar con las ocupaciones seculares la contemplación de Dios y el ejercicio de las buenas obras. (1505)
8. En Pádua, en el territorio de Venecia,también en la Italia actual, san Gregorio Barbarigo, obispo, que instituyó un seminario para clérigos, enseñó el catecismo a los niños en su propio dialecto, celebró un sínodo, mantuvo coloquios con su clero y abrió muchas escuelas, mostrándose liberal con todos y exigente consigo mismo. (1697)

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