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sábado, 20 de agosto de 2022

Sábado 24 septiembre 2022, Sábado de la XXV semana del Tiempo Ordinario o santa María en sábado, memoria libre o Bienaventurada Virgen María de la Merced, memoria libre.

SOBRE LITURGIA

SANTA MESSA PER UN GRUPPO DI GIOVANI IN CAMMINO VOCAZIONALE
OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Domenica, 3 luglio 1983

1. “La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe” (Lc 10, 2). Questa affermazione, pervasa da trepidazione e aperta alla speranza, cari seminaristi e cari giovani, riecheggia oggi per noi qui riuniti davanti a questa Grotta di Lourdes, all’inizio di una celebrazione eucaristica che si svolge in una cornice tanto suggestiva.

Gli operai sono pochi: il problema si presentava a Gesù nell’affidare ai suoi discepoli l’incarico di predicare il Vangelo al popolo; lo stesso problema emerge anche ai giorni nostri, attualissimo e sempre assillante. Genti innumerevoli, sparse nel mondo intero, attendono la parola di salvezza. Problema dunque di ieri, di oggi, di sempre.

I popoli della terra sono in continua crescita numerica e anelano in modo più o meno consapevole a scoprire i valori fondamentali che danno senso alla vita umana. Quanti poi hanno già accolto il Vangelo corrono il rischio di dimenticare, assediati come sono da ogni parte da prospettive allettanti ma spesso fallaci; essi hanno quindi bisogno di chi li aiuti a rivivere la parola di Gesù. La verità, inoltre, da comunicare è tanto ricca e vasta che necessita di un continuo approfondimento per sviscerarne tutta la preziosità ed assaporarne tutta la dolcezza. Questi brevi cenni, ispirati al Vangelo di oggi, sono sufficienti a farci intravedere come sia necessario invocare incessantemente “il pane della messe perché mandi operai per la sua messe” (Lc 10, 2).

2. Il messaggio da annunziare è anzitutto un messaggio di salvezza per l’uomo: “Dite loro: è vicino il Regno di Dio” (Lc 10, 9). Il Regno di Dio, che è vittoria del suo amore su ogni peccato e miseria umana, è già in mezzo a voi. È un messaggio, inoltre, di speranza e di consolazione, come aveva preannunciato il profeta Isaia: “Rallegratevi con Gerusalemme . . . Come una madre consola un figlio, così io consolerò voi . . . Voi vedrete e gioirà il vostro cuore” (Is 66, 13-14). L’uomo, infatti, è destinato a realizzare in Cristo Redentore la pienezza della propria vocazione divina. È un messaggio, altresì, di pace e di carità: “Prima dite pace a questa casa . . . Curate i malati che vi si trovano” (Lc 10, 5-9). Il Regno di Dio va costruendosi nella storia, offrendo già su questa terra i suoi frutti di conversione, di purificazione, di amore tra gli uomini.

3. Come dovrà essere l’apostolo, con quale spirito egli svolgerà la sua missione? Egli dovrà essere anzitutto consapevole della realtà difficile e talvolta ostile che lo attende: “Io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi (Lc 10, 3); questa realtà è resa avversa dall’opera del maligno. Per questo, l’apostolo si sforzerà di essere libero da condizionamenti umani di ogni genere: “Non portate né borsa, né bisaccia, né sandali” (Lc 10, 4), per fare assegnamento soltanto sulla Croce di Cristo da cui proviene la nostra redenzione, come dice san Paolo nella seconda lettura. Gloriarsi della Croce significa abbandonare ogni motivo di vanto personale, per non vivere che di fede e nel rendimento di grazie per la salvezza operata dal sacrificio di Gesù. Ciò che viene crocifisso è il mondo dell’egoismo personale, dell’autosufficienza, della sicurezza del proprio merito.

Cari seminaristi e cari giovani, la missione dell’apostolo è una missione sublime, entusiasmante e rivolta al bene del mondo intero; essa richiede tanta generosità, la quale supera di molto le capacità dell’uomo. È necessario perciò rivolgere il nostro spirito in alto, invocando l’aiuto divino che voi impetrerete fiduciosi mediante l’intercessione della Madre di Gesù e Madre nostra.

Vi auguro di essere degli apostoli lieti nell’esercizio della propria missione, perché consapevoli, perché fiduciosi, perché spiritualmente liberi. I discepoli inviati da Gesù “tornarono pieni di gioia” (Lc 10, 17). Anche voi, in questi anni di preparazione al sacerdozio, imparate l’arte di essere gioiosi, non per motivi umani, ma basandovi sulla certezza che “i vostri nomi sono scritti nei cieli” (Lc 10, 20), che cioè siete dei predestinati dell’amore di Cristo Gesù. Egli vi ha chiamati dalle vostre famiglie, in seno alle vostre comunità ecclesiali per farvi suoi collaboratori, suoi sacerdoti, suoi dispensatori dei divini misteri.

La gioia è opera in noi dello Spirito Santo (cf. Gal 5, 22). Alla sua guida interiore, al suo sostegno vigoroso e indefettibile affidate la vostra vocazione, perché possa maturare “in pace et gaudio” e recare così frutti abbondanti di vita eterna. Amen.

CELEBRAZIONE CON GLI EX ALUNNI DEL PONTIFICIO SEMINARIO LOMBARDO
OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Castel Gandolfo - Giovedì, 8 settembre 1983

Cari fratelli, Rettore ed ex alunni del Pontificio seminario lombardo!

Sono lieto di celebrare con voi questa Santa Messa nel giorno liturgico della Natività di Maria, professando un comune atto di fede, che è insieme, sull’esempio di lei, piena disponibilità alla grazia divina e generosa tensione verso una vita tutta votata al Signore.

So che siete venuti a Roma per celebrare l’Anno Santo della Redenzione, e io prego Iddio che siate ogni giorno instancabili portatori della Redenzione operata da Cristo agli uomini del nostro tempo, a misura delle loro necessità.

L’occasione mi è propizia anche per manifestare la mia stima per la provvida istituzione, che vi ha preparati ai vostri attuali compiti ministeriali e che vi accomuna in un profondo vincolo di fraternità. Le vostre diocesi devono molto della loro vitalità al vostro zelo e alla vostra intelligenza, così come l’intera Chiesa si sente debitrice nei confronti dell’indimenticabile Papa Paolo VI, che della vostra Associazione resta l’esponente più illustre e più venerato.
Continuate su questa strada luminosa, al servizio del Vangelo e per il progresso spirituale della Santa Chiesa di Dio. E io, che dedicai proprio al Seminario lombardo la mia prima visita ai Collegi romani, mentre confermo le mie speranze in voi riposte, vi assicuro del mio affetto, che ora si fa preghiera in questa liturgia eucaristica.

CALENDARIO

24 SÁBADO.
Hasta la Hora Nona:
SÁBADO DE LA XXV SEMANA DEL T. ORDINARIO o SANTA MARÍA EN SÁBADO, memoria libre o BIENAVENTURADA VIRGEN MARÍA DE LA MERCED, memoria libre

Misa
de sábado (verde) o de una de las memorias (blanco).
MISAL: para el sábado cualquier formulario permitido (véase pág. 67, n. 5) / para la memoria de santa María en sábado del común de la bienaventurada Virgen María o de las «Misas de la Virgen María», o de un domingo del T.O. / para la memoria de la BVM de la Merced 1.ª orac. prop. y el resto del común de la BVM, o de un domingo del T.O.; Pf. común o de la memoria.
LECC.: vol. III-par.
- Ecl 11, 9 — 12, 8.
Acuérdate del Creador en los años mozos, antes de que el polvo vuelva a la tierra y el espíritu a Dios.
- Sal 89. R. Señor, tú has sido nuestro refugio de generación en generación.
- Lc 9, 43b-45. El Hijo del hombre va a ser entregado. Les daba miedo preguntarle sobre el asunto.
o bien:
cf. vol. IV, o bien cf. Leccionario de las «Misas de la Virgen María».

Liturgia de las Horas: oficio de sábado o de una de las memorias.

Martirologio: elogs. del 25 de septiembre, pág. 574.
CALENDARIOS: Mercedarios, Barcelona y Asidonia-Jerez, ciudad: Bienaventurada Virgen María de la Merced (S). Sant Feliu de Llobregat, Terrassa y Mercedarias: (F). Asidonia-Jerez, diócesis: (MO). En el resto de Cataluña: (ML).
León: San Antonio de León, presbítero y mártir (MO).
Pasionistas: San Vicente María Strambi, obispo (MO).
Dominicos: Beato Dalmacio Moner, presbítero (ML).
II Franciscanos: Hallazgo del cuerpo de santa Clara de Asís (ML).

24 SÁBADO. Después de la Hora Nona:
VIGESIMOSEXTA SEMANA DEL TIEMPO ORDINARIO
Segunda semana del Salterio
Misa
vespertina del XXVI Domingo del tiempo ordinario (verde).
Liturgia de las Horas: I Vísp. del oficio dominical. Comp. Dom. I.

TEXTOS MISA

Misa del sábado: del XXV Domingo del T. Ordinario (o de otro Domingo del T. Ordinario).

Memoria de santa María:
Común B. V. María. Tiempo ordinario 2.

Antífona de entrada
Bienaventurada eres, Virgen María, que llevaste en tu seno al autor del universo, engendraste al que te creó y permaneces Virgen para siempre.
Beáta es, Virgo María, quae ómnium portásti creatórem; genuísti qui te fecit, et in aetérnum pérmanes Virgo.

Monición de entrada
Celebramos hoy la memoria de la Virgen María, Madre en la gracia, intercesora nuestra ante Dios, modelo de orante y Virgen de la acogida profunda, la Madre de Dios presenta los rasgos que nos hacen venerarla en la Iglesia, de la que es miembro excelente modelo y Madre.

Oración colecta
Dios de misericordia, concédenos, a cuantos recordamos a la santa Madre de Dios, fortaleza en nuestra debilidad, para que, con el auxilio de su intercesión, nos levantemos de nuestros pecados. Por nuestro Señor Jesucristo.
Concéde, miséricors Deus, fragilitáti nostrae praesídium, ut, qui sanctae Dei Genetrícis memóriam ágimus, intercessiónis eius auxílio a nostris iniquitátibus resurgámus. Per Dóminum.

Memoria de la B.V.M. de la Merced:
24 de septiembre
Bienaventurada Virgen María de la Merced

Oración colecta propia, y el resto del Común de la B.V.M. I. Tiempo Ordinario 5.

Antífona de entrada Cf. Lc 1, 28. 42
Dios te salve, María, llena eres de gracia, el Señor es contigo. Bendita tú eres entre todas las mujeres, y bendito es el fruto de tu vientre.
Ave, María, grátia plena, Dóminus tecum: benedícta tu in muliéribus, et benedíctus fructus ventris tui.

Monición de entrada
Celebramos hoy la memoria de la bienaventurada Virgen María de la Merced. Entre las familias religiosas dedicadas con vínculo especial la Madre de Cristo, se encuentra la Orden de la Merced, que fundó san Pedro Nolasco para la redención de los cautivos cristianos, a comienzos del siglo XIII. La Virgen María es la Madre que el Señor nos concedió misericordiosamente y que cuida siempre con afecto a los hermanos de su Hijo que están en peligro e intercede para que alcancen la plena libertad de los hijos de Dios.

Oración colecta
Dios Padre de misericordia, que enviaste al mundo a tu Hijo, Redentor de los hombres, concede, a cuantos invocamos a su Madre con el título de la Merced, mantenernos fielmente en la verdadera libertad de los hijos que Cristo, el Señor, nos mereció con su sacrificio, y promoverla también entre todos los hombres. Por nuestro Señor Jesucristo.

LITURGIA DE LA PALABRA
Lecturas del Sábado de la XXV semana del Tiempo Ordinario, año par (Lec. III-par).

PRIMERA LECTURA Ecl 11, 9-12, 8
Acuérdate del Creador en los años mozos, antes de que el polvo vuelva a la tierra y el espíritu a Dios

Lectura del libro del Eclesiastés.

Disfruta mientras eres muchacho y pásalo bien en la juventud; déjate llevar del corazón y de lo que te recrea la vista; pero sábete que Dios te llevará a juicio para dar cuenta de todo.
Rechaza las penas del corazón y rehúye los dolores del cuerpo: adolescencia y juventud son efímeras.
Acuérdate de tu Creador en tus años mozos, antes de que lleguen los días aciagos y te alcancen los años en que digas:
«No les saco gusto»; antes de que se oscurezcan el sol, la luz, la luna y las estrellas, y tras la lluvia vuelva el nublado.
Ese día temblarán los guardianes de la casa, y los valientes se encorvarán; las que muelen serán pocas y se pararán; los que miran por las ventanas se ofuscarán; las puertas de la calle se cerrarán y el ruido del molino será solo un eco; se debilitará el canto de los pájaros, las canciones se irán apagando; darán miedo las alturas y en las calles rondarán los terrores; cuando florezca el almendro y se arrastre la langosta y sea ineficaz la alcaparra; porque el hombre va a la morada de su eternidad y el cortejo fúnebre recorre las calles.
Antes de que se rompa el hilo de plata y se destroce la copa de oro, y se quiebre el cántaro en la fuente y se raje la polea del pozo, y el polvo vuelva a la tierra que fue, y el espíritu vuelva al Dios que lo dio.
Vanidad de vanidades, dice Qohélet, vanidad de vanidades, todo es vanidad.

Palabra de Dios.
R. Te alabamos, Señor.

Salmo responsorial Sal 89, 3-4. 5-6. 12-13. 14 y 17 (R.: 1b)
R. 
Señor, tú has sido nuestro refugio de generación en generación.
Dómine, refúgium factus es nobis, a generatióne in generatiónem.

V. Tú reduces el hombre a polvo,
diciendo: «Retornad, hijos de Adán.»
Mil años en tu presencia son un ayer, que pasó;
una vela nocturna.
R. Señor, tú has sido nuestro refugio de generación en generación.
Dómine, refúgium factus es nobis, a generatióne in generatiónem.

V. Si tú los retiras
son como un sueño,
como hierba que se renueva
que florece y se renueva por la mañana,
y por la tarde la siegan y se seca.
R. Señor, tú has sido nuestro refugio de generación en generación.
Dómine, refúgium factus es nobis, a generatióne in generatiónem.

V. Enséñanos a calcular nuestros años,
para que adquiramos un corazón sensato.
Vuélvete, Señor, ¿hasta cuándo?
Ten compasión de tus siervos.
R. Señor, tú has sido nuestro refugio de generación en generación.
Dómine, refúgium factus es nobis, a generatióne in generatiónem.

V. Por la mañana sácianos de tu misericordia,
y toda nuestra vida será alegría y júbilo.
Baje a nosotros la bondad del Señor
y haga prósperas las obras de nuestras manos.
Sí, haga prósperas las obras de nuestras manos.
R. Señor, tú has sido nuestro refugio de generación en generación.
Dómine, refúgium factus es nobis, a generatióne in generatiónem.

Aleluya Cf. 2Tm 1, 10
R. 
Aleluya, aleluya, aleluya.
V. Nuestro Salvador, Cristo Jesús, destruyó la muerte e hizo brillar la vida por medio del Evangelio. R.
Salvátor noster Iesus Christus destrúxit mortem, et illúminavit vitam per Evangélium.

EVANGELIO Lc 9, 43b-45
El Hijo del hombre va a ser entregado. Les daba miedo preguntarle sobre el asunto
╬ 
Lectura del santo Evangelio según san Lucas.
R. Gloria a ti, Señor.

En aquel tiempo, entre la admiración general por lo que hacía, Jesús dijo a sus discípulos:
«Meteos bien en los oídos estas palabras: el Hijo del hombre va a ser entregado en manos de los hombres». Pero ellos no entendían este lenguaje; les resultaba tan oscuro, que no captaban el sentido.
Y les daba miedo preguntarle sobre el asunto.

Palabra del Señor.
R. Gloria a ti, Señor Jesús.

Orígenes in Mat. tract 4
No dice terminantemente por quién será entregado. Alguno dice que por Judas, otros que por el diablo; mas San Pablo dice: "Dios el Padre le entregó por todos nosotros" ( Rm 8, 32). Judas le entregó por dinero en manos de sus enemigos; pero el Padre le entregó por nuestro bien.

Oración de los fieles
Ferias del Tiempo Ordinario XLIX

Invoquemos, hermanos, con corazón unánime, a Dios Padre todopoderoso, fuente y origen de todo bien.
- Por la santa Iglesia católica, extendida por todo el universo. Roguemos al Señor.
- Por nuestro santo padre el papa N., por nuestro obispo N., por los sacerdotes y demás ministros de Dios. Roguemos al Señor.
- Por esta ciudad (este pueblo) de N., por su prosperidad y por todos los que en ella (él) habitan. Roguemos al Señor.
- Por los que sufren, por nuestros hermanos enfermos o encarcelados. Roguemos al Señor.
- Por los que cuidan de los ancianos, pobres y atribulados. Roguemos al Señor.
- Por todos nuestros difuntos: para que Dios los reciba en su reino de luz y de paz. Roguemos al Señor.
Dios todopoderoso y eterno, que gobiernas cuanto existe en el cielo y en la tierra: escucha las oraciones de tu pueblo y concede a nuestro tiempo la paz. Por Jesucristo, nuestro Señor.

Memoria de santa María:
Oración de los fieles
Dirijamos confiados nuestra oración a Dios Padre, que ha prometido habitar en los corazones de aquellos que, como María, guardan su Palabra.
R. Danos, Padre, tu Espíritu Santo.
- Por los pastores de la Iglesia, para que, formados en la escuela de María, reina de los Apóstoles, sean fieles mensajeros de la Palabra de Dios y dispensadores incansables de su misericordia. Oremos. R.
- Por los pueblos afligidos a causa de la guerra y las discordias, para que todos se convenzan de que la paz tiene su raíz en la conversión del corazón, que hace pasar del egoísmo a la generosidad y de la violencia al respeto del prójimo. Oremos. R.
- Por todos los cristianos, para que, participando en la alegría de María, vivan con autenticidad su propia vocación, dando testimonio de fidelidad radical al mandamiento nuevo del amor. Oremos. R.
- Por los enfermos, para que hallen en María ayuda y consuelo, y en los hermanos solidaridad generosa que aliente su esperanza. Oremos. R.
- Por nosotros, aquí reunidos, para que, guardando la Palabra que hemos escuchado, seamos servidores fieles y testigos del reino entre los hombres. Oremos. R.
Oh, Dios, por intercesión de María, que nos precede en la peregrinación de la fe, fortalece en nosotros el deseo del bien, refuerza nuestra esperanza y confírmanos en la caridad,. Por Jesucristo nuestro Señor.

Oración sobre las ofrendas
Al venerar la memoria de la Madre de tu Hijo, te rogamos, Señor, que la ofrenda de este sacrificio nos transforme, por la abundancia de tu gracia, en oblación permanente. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Genetrícis Fílii tui memóriam venerántes, quaesumus, Dómine, ut sacrifícii huius oblátio nosmetípsos, grátia tua largiénte, tibi perfíciat munus aetérnum. Per Christum.

PREFACIO IV DE LA BIENAVENTURADA VIRGEN MARÍA
MARÍA, SIGNO DE CONSUELO Y DE ESPERANZA
En verdad es justo darte gracias, es bueno cantar tu gloria, Padre santo, Dios todopoderoso y eterno.
Te alabamos y te bendecimos, por Jesucristo, tu Hijo, en esta celebración de la bienaventurada Virgen María. Ella, como humilde sierva, escuchó tu palabra y la conservó en su corazón; admirablemente unida al misterio de la redención, perseveró con los apóstoles en la plegaria, mientras esperaban al Espíritu Santo, y ahora brilla en nuestro camino como signo de consuelo y de firme esperanza.
Por este don de tu benevolencia, unidos a los ángeles y a los santos, te entonamos nuestro canto y proclamamos tu alabanza:
Santo, Santo Santo…

PLEGARIA EUCARÍSTICA III

Antífona de la comunión Lc 1, 49

El Poderoso ha hecho obras grandes en mí: su nombre es santo.
Fecit mihi magna, qui potens est, et sanctum nomen eius.

Oración después de la comunión
Como partícipes de la redención eterna, quienes hacemos memoria de la Madre de tu Hijo te pedimos, Señor, que nos gloriemos en la plenitud de tu gracia y sintamos el aumento continuo de la salvación. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Redemptiónis aetérnae partícipes effécti, quaesumus, Dómine, ut, qui Genetrícis Fílii tui memóriam ágimus, et de grátiae tuae plenitúdine gloriémur, et salvatiónis contínuum sentiámus augméntum. Per Christum.

Memoria de la B.V.M. de la Merced:
Oración sobre las ofrendas
Acepta, Señor, la ofrenda de nuestra devoción para que el ejemplo de la santísima Virgen María confirme en el amor a ti y al prójimo a quienes celebramos el inmenso amor de tu Hijo. Él, que vive y reina por los siglos de los siglos.
Súscipe, Dómine, haec nóstrae devótionis múnera, et praesta, ut, qui Fílii tui imménsae caritátis opus recólimus, in tui et próximi dilectióne beátae Maríae Vírginis confirmémur exémplo. Per Christum.

PREFACIO IV DE LA BIENAVENTURADA VIRGEN MARÍA
MARÍA, SIGNO DE CONSUELO Y DE ESPERANZA
En verdad es justo darte gracias, es bueno cantar tu gloria, Padre santo, Dios todopoderoso y eterno.
Te alabamos y te bendecimos, por Jesucristo, tu Hijo, en esta celebración de la bienaventurada Virgen María. Ella, como humilde sierva, escuchó tu palabra y la conservó en su corazón; admirablemente unida al misterio de la redención, perseveró con los apóstoles en la plegaria, mientras esperaban al Espíritu Santo, y ahora brilla en nuestro camino como signo de consuelo y de firme esperanza.
Por este don de tu benevolencia, unidos a los ángeles y a los santos, te entonamos nuestro canto y proclamamos tu alabanza:
Santo, Santo Santo…

PLEGARIA EUCARÍSTICA III

Antífona de comunión Cf. SaI 86, 3; Lc 1, 49
Qué pregón tan glorioso para ti, Virgen María, porque el Poderoso ha hecho obras grande en ti.
Gloriósa dicta sunt de te, Virgo María, quia fecit tibi magna, qui potens est.

Oración después de la comunión
Concede, Señor, a tu Iglesia que, fortalecida por la gracia de este sacramento, siga con entusiasmo las sendas del Evangelio, hasta alcanzar la feliz visión de paz de la que ya goza, eternamente gloriosa, tu humilde sierva, la Virgen María. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Concéde, Dómine, Ecclésiae tuae, ut, huius sacraménti virtúte roboráta, sémitas Evangélii alácriter percúrrat, donec beátam pacis visiónem attíngat, qua Virgo María, húmilis ancílla tua, iam frúitur in aetérnum gloriósa. Per Christum.

MARTIROLOGIO

Elogios del 25 de septiembre

1. Conmemoración de san Cleofás, discípulo del Señor, al que con el otro compañero itinerante, ardía el corazón, cuando Cristo, en la tarde de Pascua, se les apareció en el camino explicándoles las Escrituras, y después, en la casa de Cleofás, en Emaús, al conocer al Salvador en la fracción del pan.
2. En Amiens, en la Galia Bélgica, actual Francia, san Fermín, venerado como obispo y mártir(s. inc.)
3. En Damasco, en Siria, santos mártires Pablo y Tata, cónyuges, más sus hijos Sabiniano, Máximo, Rufo y Eugenio, que, acusados todos ellos de ser cristianos, entregaron su espíritu a Dios atormentados con azotes y otros suplicios. (c. s. IV)
4. En Chartres, en la Galia Lugdunense, también en la Francia actual, san Solemne, obispo(a. 511)
5. En Soissons, en la Galia Bélgica, asimismo en Francia, san Principio, obispo, hermano de san Remigio. (s. VI)
6*. En Cork, en la provincia de Momonia, en Hibernia, hoy Irlanda, san Finbarro, obispo. (s. VI)
7. En Auxerre, lugar de Neustria, acrual Francia, san Aunacario o Anacario, obispo, durante cuyo episcopado se concluyó el llamado Martirologio Jeronimiano(605)
8*. En Cusance, en la región de Besanzón, también en Neustria, san Ermenfrido, abad. (c. 670)
9*. En el monasterio de la Santísima Trinidad, en la región de Moscú, en Rusia, san Sergio de Radonez, quien, elegido como abad, propagó la vida eremítica y cenobítica que él había practicado primero, y además, como hombre de carácter afable, fue consejero de príncipes y consolador de fieles cristianos. (1392)
10*. En la sierra de las Alpujarras, cerca de la ciudad hispánica de Granada, beato Marcos Criado, presbítero de la Orden de la Santísima Trinidad para la redención de cautivos, y mártir, víctima de los moriscos. (1569)
11*. En la villa de Carrión de Calatrava, cerca de Ciudad Real, en España, beatos Juan Pedro (José) Bengon Aranguren, presbítero, Pablo María (Pedro) Leoz y Portillo, religioso de la Congregación de la Pasión, y Jesús Hita Miranda, religioso de la Compañía de María, los tres fusilados por los milicianos que odiaban la Iglesia, durante el furor de la persecución religiosa. (1936)
- Beato José Antón Gómez (Ciudad universitaria, Madrid 1936). Mártir, sacerdote benedictino, prior del priorato de Montserrat de Madrid, dependiente de Silos, fusilado in odium fidei.

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