Entrada destacada

Domingo 4 diciembre 2022, II Domingo de Adviento, ciclo A.

martes, 23 de agosto de 2022

Martes 27 septiembre 2022, San Vicente de Paúl, presbítero, memoria obligatoria.

SOBRE LITURGIA

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO,
A FIRMA DEL CARDINALE SEGRETARIO DI STATO PIETRO PAROLIN,
IN OCCASIONE DELLA 72.ma SETTIMANA LITURGICA NAZIONALE

[Salerno, 22-25 agosto 2022]

Eccellenza Reverendissima,

sono lieto di trasmettere il saluto cordiale del Sommo Pontefice ai partecipanti alla 72ª Settimana Liturgica Nazionale, che si terrà a Salerno, città ricca di bellezze naturali e artistiche, custode non solo di pregevoli opere di arte sacra, ma dell’insigne reliquia del corpo di San Matteo apostolo ed evangelista e del santo Pontefice Gregorio VII. Il tema che tratterete, “Ministeri al servizio di una Chiesa sinodale”, riveste particolare significato per la Chiesa nell’attuale momento storico, e si riallaccia a quanto il Santo Padre ebbe a dire in apertura del Sinodo sulla sinodalità. Egli esortava a vivere l’itinerario del Sinodo diventando «esperti nell’arte dell’incontro. … incontrarci a tu per tu, lasciarci toccare dalle domande delle sorelle e dei fratelli, aiutarci affinché la diversità di carismi, vocazioni e ministeri ci arricchisca» (Celebrazione eucaristica, Omelia, 10 ottobre 2021).

A cinquant’anni dal Motu Proprio “Ministeria quaedam”, con il quale San Paolo VI aveva rivisto tutta la materia degli ordini minori conservando quelli del Lettore e dell’Accolito come ministeri istituiti, non più considerati come riservati ai candidati al sacramento dell’Ordine, il Centro di Azione Liturgica propone opportunamente una riflessione sull’animazione liturgica dell’intero Popolo di Dio, chiamato nella diversità dei compiti e dei ministeri a dare lode al suo Signore. Le giornate di studio e di confronto possono rappresentare un luogo ideale di verifica sulla effettiva ricaduta dei nuovi ministeri istituiti del Lettore, dell’Accolito, come anche quello del Catechista nella prassi ecclesiale, guardando alla promozione degli stessi ministeri alla luce del Magistero di Papa Francesco, che invita costantemente a rinnovare la forma Ecclesiae in chiave più comunionale vincendo ogni residua tentazione di clericalismo.

Con il Motu Proprio “Spiritus Domini”, Egli superava il vincolo, allora mantenuto, che destinava i ministeri di lettore e di accolito ai soli uomini e disponeva l’inclusione delle donne nei ministeri laicali/battesimali con la modifica del can. 230 § 2. Inoltre con il Motu Proprio “Antiquum Ministerium” donava alla Chiesa la figura del ministero istituito del Catechista. L’allora Congregazione ora Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, su mandato di Sua Santità, ha fatto seguire poi una Lettera ai Presidenti delle Conferenze dei vescovi sul rito di istituzione dei catechisti, con in allegato il rito corrispondente. Su tale linea di approfondimento si colloca il vostro Convegno, che vede riuniti Vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose e numerosi fedeli laici, impegnati nell’esercizio di una ministerialità diversificata. L’auspicio del Santo Padre è che questa qualificata assemblea, che si pone a servizio della pastorale delle Chiese in Italia, partendo da uno sguardo attento alla situazione attuale, a sessant’anni dall’inizio del Concilio Vaticano II, contribuisca all’approfondimento teologico-liturgico-pastorale della realtà ministeriale, aprendo prospettive da offrire al discernimento pastorale della comunità ecclesiale.

«Io sto in mezzo a voi come colui che serve» (Lc 22,27), dice il Signore: ecco il modello che deve ispirare ogni ministero nella Chiesa. Da questa lezione evangelica la ministerialità della Chiesa è rinnovata continuamente, così che ciascuno può vivere in autenticità di fede e di servizio il ruolo che, in forza del battesimo e dei doni dello Spirito, è chiamato a svolgere. La visione stessa della Chiesa come mistero di comunione e una più avvertita considerazione della presenza e dell’azione dello Spirito Santo hanno contribuito a meglio porre in luce il ruolo del laicato nella Comunità ecclesiale. Si tratta, pertanto, di favorire nei fedeli laici una più chiara consapevolezza della loro vocazione, che si esprime in una pluralità di compiti e di servizi per l’edificazione dell’intero popolo cristiano. Nel trattare questi temi, occorre essere attenti a non fare confusione tra il sacerdozio comune e il sacerdozio ministeriale, interpretando arbitrariamente il concetto di «supplenza», «clericalizzando» e rischiando così di creare di fatto una struttura ecclesiale di servizio parallela a quella fondata sul sacramento dell’Ordine.

Il Santo Padre assicura la preghiera e, invocando la materna protezione della Vergine Madre della Chiesa, volentieri invia la Benedizione Apostolica a Vostra Eccellenza, alla Diocesi ospitante e al suo Pastore, agli altri Presuli, ai sacerdoti, ai diaconi alle persone consacrate, come pure ai relatori e a tutti i convenuti.

Nell’unire il mio personale augurio di pieno successo dell’importante iniziativa pastorale, profitto della circostanza per confermarmi con sensi di distinto ossequio

dell’Eccellenza Vostra Reverendissima
dev.mo nel Signore
Card. Pietro Parolin
Segretario di Stato

CALENDARIO

27 MARTES. SAN VICENTE DE PAÚL, presbítero, memoria obligatoria

Misa
de la memoria (blanco).
MISAL: ants. y oracs. props., Pf. común o de la memoria.
LECC.: vol. III-par.
- Job 3, 1-3. 11-17. 20-23.
¿Por qué se da luz a un desgraciado?
- Sal 87. R. Llegue hasta ti mi súplica, Señor.
- Lc 9, 51-56. Tomó la decisión de ir a Jerusalén.
o bien:
cf. vol. IV.

Liturgia de las Horas: oficio de la memoria.

Martirologio: elogs. del 28 de septiembre, pág. 580.
CALENDARIOS: Clérigos Regulares de Somasca: Santa María, Madre de los huérfanos (S).
Paúles e Hijas de la Caridad: San Vicente de Paúl, presbítero (S).
HH. de las Escuelas Cristianas: Beato Scubilion Juan-Bernardo Rousseau (ML).

TEXTOS MISA

27 de septiembre
San Vicente de Paúl, presbítero
Memoria

Antífona de entrada Cf. Lc 4, 18
El Espíritu del Señor está sobre mí, porque él me ha ungido. Me ha enviado a evangelizar a los pobres y a curar a los contritos de corazón.
Spíritus Dómini super me: propter quod unxit me, evangelizáre paupéribus misit me, sanáre contrítos corde.

Monición de entrada
Celebramos la memoria de san Vicente Paúl, presbítero que nació en Aquitania el año 1581. Lleno de espíritu sacerdotal, vivió entregado en París al servicio de los pobres, viendo el rostro del Señor en cada persona doliente. Fundó la Congregación de la Misión (paúles), al modo de la primitiva Iglesia, para formar santamente al clero y socorrer a los necesitados. Con la cooperación de santa Luisa de Marillac fundó también la Congregación de Hijas de la Caridad. Murió en París el año 1660.

Oración colecta
Oh, Dios, que llenaste de virtudes apostólicas al presbítero san Vicente de Paúl para la salvación de los pobres y la formación del clero, Concédenos, te rogamos, que, enardecidos por su mismo espíritu, amemos cuanto él amó y practiquemos sus enseñanzas. Por nuestro Señor Jesucristo.
Deus, qui ad salútem páuperum et cleri institutiónem beátum Vincéntium presbyterum virtútibus apostólicis imbuísti, praesta, quaesumus, ut, eódem spíritu fervéntes, et amémus quod amávit, et quod dócuit operémur. Per Dóminum.

LITURGIA DE LA PALABRA
Lecturas del Martes de la XXVI semana del Tiempo Ordinario, año par (Lec. III-par).

PRIMERA LECTURA Job 3, 1-3. 11-17. 20-23
¿Por qué se da luz a un desgraciado?

Lectura del libro de Job.

Job abrió la boca y maldijo su día, diciendo:
«Muera el día en que nací
y la noche que anunció:
“Se ha concebido un varón”!
¿Por qué al salir del vientre no morí
o perecí al salir de las entrañas?
¿Por qué me recibió un regazo
y unos pechos me dieron de mamar?
Ahora descansaría tranquilo,
ahora dormiría descansado
con los reyes y consejeros de la tierra
que se hacen levantar mausoleos,
o con los nobles que amontonan oro,
que acumulan plata en sus palacios.
Como aborto enterrado, no existiría,
igual que criatura que no llega a ver la luz.
Allí acaba el ajetreo de los malvados,
allí reposan los que están desfallecidos.
¿Por qué se da luz a un desgraciado
y vida a los que viven amargados,
que ansían la muerte que no llega
y la buscan más escondida que un tesoro,
que gozarían al contemplar el túmulo,
se alegrarían al encontrar la tumba;
al hombre que no encuentra camino
porque Dios le cerró la salida?».

Palabra de Dios.
R. Te alabamos, Señor.

Salmo responsorial Sal 87, 2-3. 4-5. 6. 7-8 (R.: 3a)
R. 
Llegue hasta ti mi súplica, Señor.
Intret in conspéctu tuo orátio mea, Dómine.

V. Señor, Dios Salvador mío,
día y noche grito en tu presencia;

llegue hasta ti mi súplica,
inclina tu oído a mi clamor. 
R. Llegue hasta ti mi súplica, Señor.
Intret in conspéctu tuo orátio mea, Dómine.

V. Porque mi alma está colmada de desdichas,
y mi vida está al borde del abismo;
ya me cuentan con los que bajan a la fosa,
soy como un inválido.
R. Llegue hasta ti mi súplica, Señor.
Intret in conspéctu tuo orátio mea, Dómine.

V. Estoy libre, pero camino entre los muertos,
como los caídos que yacen en el sepulcro,
de los cuales ya no guardas memoria,
porque fueron arrancados de tu mano.
R. Llegue hasta ti mi súplica, Señor.
Intret in conspéctu tuo orátio mea, Dómine.

V. Me has colocado en lo hondo de la fosa,
en las tinieblas y en las sombras de muerte;
tu cólera pesa sobre mi,
me echas encima todas tus olas. 
R. Llegue hasta ti mi súplica, Señor.
Intret in conspéctu tuo orátio mea, Dómine.

Aleluya Mc 10, 45
R. Aleluya, aleluya, aleluya.
V. El Hijo del hombre ha venido a servir y a dar su vida en rescate por muchos. R.
Fílius hóminis venit ut ministráret, et daret ánimam suam redemptiónem pro multis.

EVANGELIO Lc 9, 51-56
Tomó la decisión de ir a Jerusalén
 Lectura del santo Evangelio según san Lucas.
R. Gloria a ti, Señor.

Cuando se completaron los días en que iba a ser llevado al cielo, Jesús tomó la decisión de ir a Jerusalén. Y envió mensajeros delante de él.
Puestos en camino, entraron en una aldea de samaritanos para hacer los preparativos. Pero no lo recibieron, porque su aspecto era el de uno que caminaba hacia Jerusalén.
Al ver esto, Santiago y Juan, discípulos suyos, le dijeron:
«Señor, ¿quieres que digamos que baje fuego del cielo que acabe con ellos?».
Él se volvió y los regañó. Y se encaminaron hacia otra aldea.

Palabra del Señor.
R. Gloria a ti, Señor Jesús.

Del Papa Francisco, Homilía en santa Marta 1-octubre-2013
Los dos apóstoles, "sentían que cerrar la puerta a Jesús era una gran ofensa: estas personas debían ser castigadas". Pero "el Señor se giró y les reprochó: éste no es nuestro espíritu". De hecho "el Señor va siempre adelante, nos hace conocer cómo es el camino del cristiano. No es, en este caso, un camino de venganza. El Espíritu cristiano es otra cosa, dice el Señor. Es el espíritu que Él nos hará ver en el momento más fuerte de su vida, en la pasión: espíritu de humildad, espíritu de mansedumbre".

Oración de los fieles
Ferias del Tiempo Ordinario II a

Hermanos, en esta oración pública y comunitaria que vamos a hacer, no se limite cada uno a orar por sí mismo o por sus necesidades, sino oremos a Cristo, el Señor, por todo el pueblo.
1a. Pidamos para todo el pueblo cristiano la abundancia de la bondad divina.
R. Cristo, óyenos. (O bien: Cristo, escúchanos.)
2a. Supliquemos la fortaleza del Señor para todos los que gobiernan las naciones.
R. Cristo, óyenos. (O bien: Cristo, escúchanos.)
3a. Roguemos al Señor por todos nuestros hermanos que no han podido venir a esta celebración.
R. Cristo, óyenos. (O bien: Cristo, escúchanos.)
4a. Pidamos la clemencia del Salvador para todos nosotros, que imploramos con fe la misericordia del Señor.
R. Cristo, óyenos. (O bien: Cristo, escúchanos.)
Atiende en tu bondad nuestras súplicas, Señor, y escucha las oraciones de tus fieles. Por Jesucristo, nuestro Señor.

Oración sobre las ofrendas
Oh, Dios, que concediste a san Vicente de Paúl imitar lo que realizaba al celebrar los divinos misterios, concédenos, por la eficacia de este sacrificio, llegar a ser también nosotros una ofrenda agradable a ti. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Deus, qui beáto Vincéntio divína celebránti mystéria tribuísti quod tractábat imitári, concéde, ut, huius sacrifícii virtúte, ipsi quoque in oblatiónem tibi acceptábilem transeámus. Per Christum.

PREFACIO COMÚN VIII
JESÚS, BUEN SAMARITANO
En verdad es justo darte gracias y deber nuestro alabarte, Padre santo, Dios todopoderoso y eterno, en todos los momentos y circunstancias de la vida, en la salud y en la enfermedad, en el sufrimiento y en el gozo, por tu siervo, Jesús, nuestro Redentor.
Porque él, en su vida terrena, pasó haciendo el bien y curando a los oprimidos por el mal. También hoy, como buen samaritano, se acerca a todo hombre que sufre en su cuerpo o en su espíritu, y cura sus heridas con el aceite del consuelo y el vino de la esperanza.
Por este don de tu gracia, incluso cuando nos vemos sumergidos en la noche del dolor, vislumbramos la luz pascual en tu Hijo, muerto y resucitado.
Por eso, unidos a los ángeles y a los santos, cantamos a una voz el himno de tu gloria:
Santo, Santo, Santo…


PLEGARIA EUCARÍSTICA II

Antífona de comunión Sal 106, 8-9
Dad gracias al Señor por su misericordia, por las maravillas que hace con los hombres. Calmó el ansia de los sedientos y a los hambrientos los colmó de bienes.
Confiteántur Dómino misericórdiae eius, et mirabília eius fíliis hóminum: quia satiávit ánimam inánem, et ánimam esuriéntem satiávit bonis.

Oración después de la comunión
Alimentados con los sacramentos del cielo, te pedimos humildemente, Señor, que, así como nos mueven a imitar a tu Hijo los ejemplos de san Vicente de Paúl anunciando el Evangelio a los pobres, nos ayude también su protección. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Caeléstibus, Dómine, refécti sacraméntis, súpplices deprecámur, ut ad imitándum Fílium tuum paupéribus evangelizántem, sicut exémplis beáti Vincéntii provocámur, ita et patrocíniis adiuvémur. Per Christum.

MARTIROLOGIO

Elogios del 28 de septiembre
San Wenceslao, mártir, duque de Bohemia, que, educado por su abuela santa Ludmila en sabiduría divina y humana, fue severo consigo, pacífico en la administración del reino y misericordioso para con los pobres, pues redimió, para ser bautizados, a esclavos paganos que estaban en Praga para ser vendidos. Después de sufrir muchas dificultades en el gobierno de sus súbditos, así como en formarlos en la fe, traicionado por su hermano Boleslao, fue asesinado por sicarios en la iglesia de Stara Boleslav, en Bohemia, actual Chequia. (929/935)
Santos Lorenzo de Manila Ruiz y quince compañeros* mártires, tanto presbíteros como religiosos y seglares, sembradores de la fe cristiana en Filipinas, Formosa y otras islas japonesas, a causa de lo cual, por decreto del supremo jefe del Japón, Tokugawa Yemitsu, en distintos días, pero celebrados en una única conmemoración, consumaron en Nagasaki su martirio por amor a Cristo. (1633-1637)
*Sus nombres son: santos Domingo Ibáñez de Erquicia, Jacobo Kyuhei Gorobioye Tomonaga, Antonio González, Miguel de Aozaraza, Guillermo Courtet, Vicente Shiwozuka, Lucas Alfonso Gordo, Jordán (Jacinto) Ansalone y Tomás Hioji Rokuzayemon Nishi, presbíteros de la Orden dominicana; Francisco Shoyemon, Miguel Kurobioye y Mateo Kohioye, religiosos de la misma Orden; Magdalena de Nagasaki, virgen de la Tercera Orden de San Agustín; Marina de Omura, virgen de la Tercera Orden dominicana; Lázaro de Kyoto, seglar.
3. En Chiliadu, lugar de Pisidia, en la moderna Turquía, santos hermanos Alfeo, Alejandro y Zósimo, mártires. (s. IV)
4. En el monasterio de Souka, cerca de Belén, en Palestina, san Caritón, abad, perseverante en la oración y ayunos, y fundador de muchas lauras en el desierto de Judea. (c. 350)
5. En Bolonia, en Emilia-Romaña, región de Italia, san Zama, considerado como primer obispo de esta ciudad. (c. s. IV)
6. En Toulouse, ciudad de Aquitania, en la Francia actual, san Exuperio, obispo, que dedicó una basílica en honor de san Saturnino, defendió acérrimamente su ciudad ante la invasión de los bárbaros y, al decir de san Jerónimo, fue tan parco consigo mismo como dadivoso con los demás. (d. 411)
7. En Belén de Judea, en Palestina, conmemoración de santa Eustoquio, virgen, la cual, con su madre santa Paula, pasó de Roma a Belén para no privarse del consejo del maestro san Jerónimo, y allí, llena de preclaros méritos, voló al cielo. (c. 419)
8. En Ginebra, en la región de Helvecia, hoy Suiza, san Salonio, obispo, y antes monje en la isla de Lérins, que, durante su obispado, afirmó la doctrina del papa san León Magno y explicó en sentido místico las Sagradas Escrituras. (d. 450)
9*. En Riez, lugar de Provenza, en la Galia, actual Francia, san Fausto, obispo y antes abad de Lérins, que contra los arrianos escribió sobre el Verbo Encarnado y el Espíritu Santo consubstancial al Padre y al Hijo y coeterno con ellos, y fue exiliado por el rey Eurico. (d. 485)
10*. En Lyon, también en la Galia, san Anemundo, obispo y mártir(c. 658)
11*. En Salzburgo, en Baviera, actualmente Austria, santos Cunialdo y Gisilario, presbíteros, colaboradores pastorales del obispo san Ruperto. (s. VIII)
12. Cerca de Maguncia, lugar de Renania, en Austrasia, hoy Alemania, santa Leoba, virgen, la cual, pariente de san Bonifacio, fue llamada por él desde Inglaterra a Germania y presidió el monasterio situado a orillas del Tauber, donde con la palabra y el testimonio condujo a las siervas de Dios por el camino de la perfección. (c. 782)
13*. En Pavía, en la región de la Lombardía, en Italia, beato Bernardino de Feltre (Martín) Tomitano, presbítero de la Orden de los Hermanos Menores, que obtuvo buenos frutos en su función de predicador, fundó contra la usura y para el ahorro el llamado Monte de Piedad y, como hombre de paz, fue delegado del papa Sixto IV para conciliar discordias civiles. (1494)
14. En Madrid, en España, san Simón de Rojas, presbítero de la Orden de la Santísima Trinidad para la redención de cautivos, que, acompañando al séquito de la reina de España, nunca viajó en carroza ni percibió sueldo, sino, más bien, entre regios fastos siempre se mostró humilde y pobre, así como misericordioso hacia los necesitados y fervorosamente devoto para con Dios. (1624)
15*. En Nagasaki, de Japón, beatos Juan Shozaburo, catequista, Mancio Ichizayemon, Miguel Taiemon Kinoshi, Lorenzo Hachizo, Pedro Terai Kuhioye y Tomás Terai Kahioye, mártires, decapitados todos ellos por su fe en Cristo. (1630)
16*. En la localidad de Sant Feliu de Codines, en Cataluña, en España, beato Francisco Javier Ponsa Casallarch, religioso de la Orden Hospitalaria San Juan de Dios y mártir, que llegó a la gloriosa palma del martirio por Cristo y la Iglesia, en la cruel persecución religiosa desencadenada en aquel tiempo. (1936)
17*. En Benillup, en la provincia de Alicante, también en España, beata Amalia Abad Casasempere, mártir, madre de familia, que coronó su fe dando testimonio de Cristo en la misma persecución religiosa. (1936)
18*. En Valencia, de nuevo en España, beato José Tarrats Comaposada, religioso de la Orden de la Compañía de Jesús y mártir, que llegó a la gloria de Cristo durante la referida persecución. (1936)
19*. En la ciudad de Karadzar, cerca de Karaganda, en Kazajstán, beato Nicetas Budka, primer obispo en Canadá al frente de fieles católicos de rito bizantino, que en tiempos de régimen hostil a Dios, fue deportado a un campo de concentración, donde, por amor a Cristo, perseveró en la fe arrostrando la muerte con fortaleza de ánimo ante todas las adversidades. (1949)
Beato Luis Monza (1898-1954). Milán, Italia. Sacerdote, fundador del Instituto Secular de las Pequeñas Apóstoles de la Caridad.

No hay comentarios:

Publicar un comentario

No publico comentarios anónimos.