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Domingo 4 diciembre 2022, II Domingo de Adviento, ciclo A.

lunes, 7 de noviembre de 2022

Lunes 12 diciembre 2022, Lunes de la III semana de Adviento, feria o Bienaventurada Virgen María de Guadalupe, memoria libre.

SOBRE LITURGIA

DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
A SEMINARISTI E SACERDOTI CHE STUDIANO A ROMA

Aula Paolo VI. Lunedì, 24 ottobre 2022 

Domanda

Santità, Papa Francesco, sì, sono un sacerdote ucraino. Oggi vediamo come nel mondo contemporaneo ci sono tante guerre e conflitti armati, in particolare la guerra in Ucraina. Vorrei chiederLe: quale è il ruolo che deve svolgere la Chiesa cattolica nei confronti dei territori colpiti dalle guerre, e quale sarebbe il compito dei sacerdoti in quelle regioni? Grazie.

Papa Francesco

Grazie. La Chiesa cattolica – la Chiesa, la santa madre Chiesa – è madre, madre di tutti i popoli. E una madre, quando i figli sono in litigio, soffre. La Chiesa deve soffrire davanti alle guerre, perché le guerre sono la distruzione dei figli. Come una mamma soffre quando i figli non vanno d’accordo o litigano e non si parlano – le piccole guerre domestiche – la Chiesa, la madre Chiesa davanti a una guerra come questa nel tuo Paese, deve soffrire. Deve soffrire, piangere, pregare. Deve assistere le persone che hanno avuto delle conseguenze brutte, che perdono la casa o ferite di guerra, morti… La Chiesa è madre e il ruolo prima di tutto è vicinanza alla gente che soffre. È la madre, è come una madre.

E poi è una madre anche creativa di pace: cerca di fare pace in certi momenti… In questo caso non è molto facile, ma il cuore aperto della madre Chiesa… Voi cristiani non prendete partito in questo. È vero che c’è la propria Patria, questo è vero, dobbiamo difenderla. Ma andare oltre, oltre a questo: un amore più universale. E la madre Chiesa dev’essere vicina a tutti, a tutte le vittime. Anzi, pregare per il peccato degli aggressori, per questo che viene qui a rovinarmi la patria, a uccidermi i miei: io prego per questo? E questo è un atteggiamento cristiano. Voi soffrite tanto, il tuo popolo, lo so, sono vicino. Ma pregate per gli aggressori, perché sono vittime come voi. Non si vedono le ferite che hanno nell’anima, ma pregate, pregate perché il Signore li converta e voglia venire la pace. Questo è importante.

Domanda

Buongiorno. Santo Padre, buongiorno e grazie. Ci ricorda la Ratio fundamentalis che il primo ambito in cui si sviluppa la formazione permanente è la fraternità presbiterale. Infatti, un presbiterio unito in cui i sacerdoti e il loro vescovo si sostengono a vicenda, celebrano le gioie e soffrono per le difficoltà dell’altro, contribuirebbe a rendere il presbiterio uno spazio di formazione e di comunione. Quale consiglio può darci, a partire dalla Sua esperienza di pastore, per creare nel presbiterio relazioni più fraterne e che ci aiutino ad affrontare le sfide del tempo presente? Grazie, Santità.

Papa Francesco

Ci sono tante cose. Prima di tutto, la vicinanza e il parlarsi, non fare distanza. Ai vescovi dico: i preti sono il primo vostro prossimo, state vicini ai preti. Dico loro: “Sento un prete che mi dice: Ho chiamato in episcopio per parlare con il vescovo e la segretaria mi ha detto che questo mese è pieno, forse il prossimo mese…”; penso che questo vescovo sta rovinando i sacerdoti. Vicinanza. Per esempio, l’arcivescovo di Napoli, da poco nominato, cosa ha fatto? Ha dato il numero del telefonino a tutti i preti – i napoletani sono più di mille –. “Ti molestano?” – “No, no, ma quando hanno bisogno mi chiamano, direttamente”. Questa vicinanza vale per il prete con il vescovo e anche per il prete con gli altri. Non so se questo succede qui, ma nella mia Patria succede, che ci sono dei gruppi di preti che sparlano degli altri, e ci sono quelli di destra, quelli di sinistra, quelli di qua e quelli di là... Questo è un veleno. È un veleno, un tarlo che uccide il corpo presbiterale. Unità tra i presbiteri. E se tu non hai i pantaloni per dire le cose in faccia a uno, te la mangi. Ma non vai a toglierti la fame criticando il tuo fratello sacerdote, no. Questo non è da uomini. L’uomo va e dice le cose come stanno. Con carità e con amore. E se non può dirle perché quell’altro è un po’ violento, lo dica al vescovo che è padre di tutti. Ma non dirlo a tutti gli altri. Ci vuole questa vicinanza, per evitare che il corpo sacerdotale finisca male. E il vescovo, sostenerlo a vicenda. Alle volte il vescovo è un po’ “maniaco”, ha le sue cose, perché anche i vescovi sono uomini! E finisco con questo, su come si deve fare con il vescovo, con un racconto, che pure lo raccontava la nonna. C’era una famiglia molto bella, ma il nonno che abitava con loro invecchiò, invecchiò, e incominciava a cadere la bava mentre mangiava e si sporcava. E un giorno il papà disse alla famiglia: “Da domani, il nonno mangerà in cucina. Ho fatto una bella tavola, lì andrà il nonno, e noi possiamo così invitare gente e lui da una parte”. Passano alcuni giorni e il papà torna dal lavoro e vede il figlio di sei anni che lavorava con i chiodi, il legno… “Cosa fai?” – “Un tavolino, papà!” – “Perché?” – “Per te, per quando sarai vecchio!”. I vecchi, così, si mettono da parte. Per favore, cercate di conoscere il vescovo come papà. E se uno ha la possibilità di dirgli i difetti, lo dica, come al papà. È il padre, non è un nemico né il padrone della ditta.

Grazie tante, cari! Adesso preghiamo la Madonna perché ci aiuti tutti.

[Angelus domini …]

[Benedizione]

E forse la prossima volta, vedremo le 198 domande che sono rimaste.

CALENDARIO

12 LUNES DE LA III SEMANA DE ADVIENTO, feria o BIENAVENTURADA VIRGEN MARÍA DE GUADALUPE, memoria libre


Misa
de feria (morado) o de la memoria (blanco).
MISAL: para la feria ants. y oracs. props. / para la memoria 1.ª orac. prop. y el resto de la feria o del común de la BVM; Pf. I o III Adv. o de la memoria.
LECC.: vol. II.
- Núm 24, 2-7. 15-17a. Avanza una estrella de Jacob.
- Sal 24. R. Señor, instrúyeme en tus sendas.
- Mt 21, 23-27. El bautismo de Juan ¿de dónde venía?
o bien:
cf. vol. IV.

Liturgia de las Horas: oficio de feria o de la memoria.

Martirologio: elogs. del 13 de diciembre, pág. 717.
CALENDARIOS: Jaca, Huesca y Santander: Dedicación de la iglesia-catedral (F).
Tarazona: Beatos Martín de San Nicolás y compañeros, mártires (MO). Zaragoza: (ML).
Canónigos Regulares de Letrán: Beato Hartman, obispo (MO).
Teatinos: Beato Juan Marinonio, presbítero (MO).
Madrid: Bienaventurada Virgen María de Guadalupe (ML), o san Dámaso, papa (ML).
Orden de San Juan de Jerusalén: Aniversario de la ordenación episcopal de Mons. Jean Laffitte, prelado (2009).
Segovia: Aniversario de la ordenación episcopal de Mons. Ángel Rubio Castro, obispo, emérito (2004).
Zamora: Aniversario de la ordenación episcopal de Mons. Fernando Valera Sánchez, obispo (2020).
Prelatura de la Santa Cruz y Opus Dei: Aniversario de la muerte de Mons. Javier Echevarría Rodríguez, prelado (2016)

TEXTOS MISA

Lunes de la III Semana de Adviento.

Antífona de entrada Cfr Jr 31, 10; Is 35, 4
Escuchad, pueblos, la palabra del Señor; anunciadla en los confines de la tierra: he aquí nuestro Salvador que viene, no temáis.
Audíte verbum Dómini, gentes, et annuntiáte illud in fínibus terrae: Ecce Salvátor noster advéniet, et iam nolíte timére.

Oración colecta
Escucha con piedad nuestras súplicas, Señor, e ilumina las tinieblas de nuestro corazón con la gracia de tu Hijo, que viene a visitarnos. Él, que vive y reina contigo.
Voci nostrae, quaesumus, Dómine, aures tuae pietátis accómmoda, et cordis nostri ténebras grátia Fílii tui nos visitántis illústra. Qui tecum.

En la memoria:
12 de diciembre
Bienaventurada Virgen María de Guadalupe

Oración colecta propia. El resto del Común de la B. V. María en Adviento.

Antífona de entrada Cf. Is 45, 8
Cielos, destilad desde lo alto, nubes derramad al Justo, que se abra la tierra y brote al Salvador.
Roráte, caeli, désuper, et nubes pluant iustum; aperiátur terra, et gérminet Salvatórem.
O bien: Cf. Lc 1, 30-32
El ángel dijo a María: «Has encontrado gracia ante Dios. Concebirás y darás a luz un hijo, y le llamarás Hijo del Altísimo».
Angelus ad Maríam ait: Invenísti grátiam apud Deum; Ecce concípies et páries fílium, et vocábitur Altíssimi Fílius.

Monición de entrada
Hacemos memoria en esta celebración de la bienaventurada Virgen María de Guadalupe de México, cuyo maternal auxilio implora con humildad el pueblo en la colina del Tepeyac, cerca de la ciudad del distrito federal, donde se apareció varias veces al indio san Juan Diego. Ella brilla como una estrella que invita a la evangelización de los pueblos, y es invocada como protectora de los pueblos indígenas y de los pobres de toda Latinoamérica.

Oración colecta
Oh, Dios, Padre de las misericordias, que pusiste a tu pueblo bajo el singular patrocinio de la santísima Madre de tu Hijo, concede a cuantos la invocan con el título de Guadalupe, que busquen con fe decidida el progreso de los pueblos por los caminos de la justicia y de la paz. Por nuestro Señor Jesucristo.
Deus, Pater misericordiárum, qui sub sanctíssimae Matris Fílii tui singulári patrocínio plebem tuam constituísti, tríbue cunctis, qui beátam Vírginem Guadalupénsem ínvocant, ut, alacrióri fide, populórum progressiónem in viis iustítiæ quáereant et pacis. Per Dóminum.

LITURGIA DE LA PALABRA
Lecturas del Lunes de la III semana de Adviento (Lec. II).

PRIMERA LECTURA Num 24, 2-7. 15-17a
Avanza una estrella de Jacob
Lectura del libro de los Números.

En aquellos días, Balaán, tendiendo la vista, divisó a Israel acampado por tribus. El espíritu de Dios vino sobre él, y entonó sus versos:
«Oráculo, de Balaán, hijo de Beor,
oráculo del hombre de ojos perfectos;
oráculo del que escucha palabras de Dios,
que contempla visiones del Poderoso,
que cae y se le abren los ojos:
¡Qué bellas tus tiendas, oh Jacob,
y tus moradas, Israel!
Como vegas dilatadas,
como jardines junto al río,
como áloes que plantó el Señor
o cedros junto a la corriente;
el agua fluye de sus cubos,
y con el agua se multiplica su simiente.
Su rey es más alto que Agag,
y descuella su reinado».
Y entonó sus versos:
«Oráculo de Balaán, hijo de Beor,
oráculo del hombre de ojos perfectos;
oráculo del que escucha palabras de Dios
y conoce los planes del Altísimo,
que contempla visiones del Poderoso,
que cae en éxtasis, y se le abren los ojos:
Lo veo, pero no es ahora,
lo contemplo, pero no será pronto:
Avanza una estrella de Jacob,
y surge un cetro de Israel.»

Palabra de Dios.
R. Te alabamos, Señor.

Salmo responsorial Sal 24, 4-5a. 6 y 7cd. 8-9 (R.: 4b)
R. Señor, instrúyeme en tus sendas.
Sémitas tuas, Dómine, édoce me.

V. Señor, enséñame tus caminos,
instrúyeme en tus sendas:
haz que camine con lealtad;
enséñame, porque tú eres mi Dios y Salvador.
R. Señor, instrúyeme en tus sendas.
Sémitas tuas, Dómine, édoce me.

V. Recuerda, Señor, que tu ternura
y tu misericordia son eternas;
acuérdate de mí con misericordia,
por tu bondad, Señor.
R. Señor, instrúyeme en tus sendas.
Sémitas tuas, Dómine, édoce me.

V. El Señor es bueno y es recto,
enseña el camino a los pecadores;
hace caminar a los humilles con rectitud,
enseña su camino a los humildes.
R. Señor, instrúyeme en tus sendas.
Sémitas tuas, Dómine, édoce me.

Aleluya Sal 84, 8
R. Aleluya, aleluya, aleluya.
V. Muéstranos, Señor, tu misericordia y danos tu salvación. R.
Osténde nobis, Dómine, misericórdiam tuam, et salutáre tuum da nobis.

EVANGELIO Mt 21, 23-27
El bautismo de Juan ¿de dónde venía?
 Lectura del santo Evangelio según san Mateo.
R. Gloria a ti, Señor.

En aquel tiempo, Jesús llegó al templo y, mientras enseñaba, se le acercaron los sumos sacerdotes y los ancianos del pueblo para preguntarle:
«¿Con qué autoridad haces esto? ¿Quién te ha dado semejante autoridad?».
Jesús les replicó:
«Os voy a hacer yo también una pregunta; si me la contestáis, os diré yo también con qué autoridad hago esto. El bautismo de Juan ¿de dónde venía, del cielo o de los hombres?».
Ellos se pusieron a deliberar:
«Si decimos “del cielo”, nos dirá:”"¿Por qué no le habéis creído?”. Si le decimos “de los hombres”, tememos a la gente; porque todos tienen a Juan por profeta».
Y respondieron a Jesús:
«No sabemos».
Él, por su parte, les dijo:
«Pues tampoco yo os digo con qué autoridad hago esto».

Palabra del Señor.
R. Gloria a ti, Señor Jesús.

San Agustín, in Ioanemm, 5-6
San Juan recibió el poder de bautizar de Aquél a quien bautizó después, luego el bautismo que administraba, se llama aquí bautismo de Juan. Sólo él recibió esta gracia, ninguno antes que él ni después de él ha recibido la facultad de bautizar con bautismo propio; porque Juan había venido a bautizar en el agua de la penitencia, preparando el camino al Señor, pero no purificando interiormente, lo que un simple hombre no puede hacer.

Oración de los fieles
Oremos al Señor, nuestro Dios: su ternura y su misericordia son eternas.
- Para que la Iglesia pueda enseñar con valentía a los hombres los caminos del Cristo que viene. Roguemos al Señor.
- Para que el ejemplo de servicio de Cristo guíe el gobierno de las naciones. Roguemos al Señor.
- Para que la venida gloriosa de Cristo encienda la esperanza de todos los hombres, especialmente de los que sufren. Roguemos al Señor.
- Para todos nosotros, que participamos de esta eucaristía, seamos en nuestro entorno testigos de la ternura y misericordia de Dios. Roguemos al Señor.
Enséñanos, Señor, tus caminos; instrúyenos en tus sendas. Por Jesucristo, nuestro Señor.

Oración sobre las ofrendas
Acepta, Señor, los dones que te ofrecemos, escogidos de los bienes que hemos recibido de ti, y lo que nos concedes celebrar con devoción durante nuestra vida mortal sea para nosotros premio de tu redención eterna. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Súscipe, quaesumus, Dómine, múnera quae de tuis offérimus colláta benefíciis, et, quod nostrae devotióni concédis éffici temporáli, tuae nobis fiat praemium redemptiónis aetérnae. Per Christum.

PREFACIO III DE ADVIENTO
CRISTO, SEÑOR Y JUEZ DE LA HISTORIA
En verdad es justo darte gracias, es nuestro deber cantar en tu honor himnos de bendicion y de alabanza, Padre todopoderoso, principio y fin de todo lo creado.
Tú nos has ocultado el día y la hora en que Cristo, tu Hijo, Señor y Juez de la historia, aparecerá, revestido de poder y de gloria, sobre las nubes del cielo.
En aquel día terrible y glorioso pasará la figura de este mundo y nacerán los cielos nuevos y la tierra nueva.
El mismo Señor que se nos mostrará entonces lleno de gloria viene ahora a nuestro encuentro en cada hombre y en cada acontecimiento, para que lo recibamos en la fe y por el amor demos testimonio de la espera dichosa de su reino.
Por eso, mientras aguardamos su última venida, unidos a los ángeles y a los santos, cantamos el himno de tu gloria:
Santo, Santo, Santo…


Antífona de la comunión Cfr Sal 106, 4-5; Is 38, 3
Ven, Señor, a visitarnos con tu paz para que nos alegremos delante de ti con un corazón íntegro.
Veni, Dómine, visitáre nos in pace, ut laetémur coram te corde perfécto.

Oración después de la comunión
Fructifique en nosotros, Señor, la celebración de estos sacramentos con los que tú nos enseñas, ya en este mundo que pasa, a descubrir el valor de los bienes del cielo y a poner en ellos nuestro corazón. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Prosint nobis, quaesumus, Dómine, frequentáta mystéria, quibus nos, inter praetereúntia ambulántes, iam nunc instítuis amáre caeléstia et inhaerére mansúris. Per Christum.

En la memoria:
Oración de los fieles

Dirijamos, hermanos, nuestras súplicas a Dios Padre, por la intercesión de María, modelo de fe y de esperanza, para que la venida del Salvador, haga florecer la justicia y la paz en nuestro mundo.
R. Revélanos, Señor, tu amor.
- Por la santa Iglesia, para que anime con la caridad evangélica todos los esfuerzos orientados a la construcción del reino de Dios entre los hombres. Roguemos al Señor. R.
- Por los responsables del gobiernos de las naciones, para que pongan a la base de su compromiso civil el valor primario de la persona humana, según la enseñanza de Cristo Maestro. Roguemos al Señor. R.
- Por aquellos que no creen en Cristo, para que en nuestra acogida fraterna hallen un estímulo que los empuje hacia Cristo con un corazón abierto y confiado. Roguemos al Señor. R.
- Por nosotros, reunidos en la cercanía de la Navidad, para que el Espíritu Santo nos haga encarnar en nuestra vida la palabra que hemos escuchado. Roguemos al Señor. R.
Las súplicas que te dirigimos en unión con la Virgen María apresuren, oh, Padre, la venida de tu Hijo entre nosotros y nos hagan obtener la gracia de vivir estos días de espera como una vuelta a las fuentes mismas de nuestra esperanza. Por Cristo nuestro Señor.

Oración sobre las ofrendas
Acepta, Señor, estos dones y transfórmalos con tu poder en sacramento de salvación, en el que, al cesar los sacrificios simbólicos que hacían nuestros padres, se ofreció el verdadero Cordero, nacido maravillosamente de la Virgen intacta, Jesucristo tu Hijo. Él, que vive y reina por los siglos de los siglos.
Accipe, Dómine, haec múnera, et tua virtúte in sacraméntum salútis convérte, in quo, cessántibus figurálibus Patrum hóstiis, verus Agnus offértur, Iesus Christus Fílius tuus, ex intácta Vírgine ineffabíliter natus. Qui vivit et regnat in saecula saeculórum.

PREFACIO III DE ADVIENTO
CRISTO, SEÑOR Y JUEZ DE LA HISTORIA
En verdad es justo darte gracias, es nuestro deber cantar en tu honor himnos de bendicion y de alabanza, Padre todopoderoso, principio y fin de todo lo creado.
Tú nos has ocultado el día y la hora en que Cristo, tu Hijo, Señor y Juez de la historia, aparecerá, revestido de poder y de gloria, sobre las nubes del cielo.
En aquel día terrible y glorioso pasará la figura de este mundo y nacerán los cielos nuevos y la tierra nueva.
El mismo Señor que se nos mostrará entonces lleno de gloria viene ahora a nuestro encuentro en cada hombre y en cada acontecimiento, para que lo recibamos en la fe y por el amor demos testimonio de la espera dichosa de su reino.
Por eso, mientras aguardamos su última venida, unidos a los ángeles y a los santos, cantamos el himno de tu gloria:

Santo, Santo, Santo…

PLEGARIA EUCARÍSTICA II

Antífona de la comunión Cf. Is 7, 14
Mirad: la Virgen está encinta y da a luz un hijo, y le pondrá por nombre Enmanuel.
Ecce Virgo concípiet, et páriet fílium, et vocábitur nomen eius Emmánuel.

Oración después de la comunión
Señor, Dios nuestro, que el sacramento recibido manifieste siempre en nosotros tu misericordia, para que alcancemos la salvación, por la encarnación de tu Hijo, los que hemos celebrado fielmente la memoria de su Madre. Por Jesucristo, nuestro Señor.
Mystéria quae súmpsimus, Dómine Deus noster, misericórdiam tuam in nobis semper osténdant, ut Fílii tui incarnatióne salvémur, qui Genetrícis eius commemoratiónem fidéli mente celebrámus. Qui vivit et regnat in saecula saeculórum.

MARTIROLOGIO

Elogios del 13 de diciembre
M
emoria de santa Lucía, virgen y mártir, la cual, mientras vivió, conservó encendida la lámpara esperando al Esposo, y llevada al martirio en Siracusa, en Sicilia, en Italia, mereció entrar con él a las bodas y poseer la luz indefectible. (303/304)
2. En Porto Romano, en la actual Italia, san Aristón, mártir. (c. s. IV)
3. En la península de Sulcis, en Cerdeña, también en Italia, san Antioco, mártir(c. s. IV)
4. En Armenia, santos Eustrato, Auxencio, Eugenio, Mardario y Orestes, mártires(c. s. IV)
5. En Neustria septentrional, hoy Francia, san Judoco, presbítero y eremita, el cual, siendo hijo de Jutael, rey de Armórica, y hermano de san Judicael, para no ser obligado a suceder a su padre abandonó la patria y se dedicó a la vida eremítica. (c. 669)
6. En Cambrai, lugar de Austrasia, también en Francia, san Auberto, obispo(c. 670)
7. En el territorio de Estrasburgo, en Burgundia, de nuevo en la actual Francia, santa Otilia, virgen y primera abadesa del monasterio de Hohenburg, fundado por el duque Aldarico, su padre. (s. VII)
8*. En Nápoles, en la región italiana de Campania, beato Juan (Francisco) Marinoni, presbítero de la Orden de Clérigos Regulares Teatinos, el cual, junto con san Cayetano, se entregó a la reforma del clero y a la salvación de las almas, e instituyó un Monte de Piedad para ayudar a los pobres. (1562)
9. En el monasterio de la Visitación, en Moulins, lugar de Francia, muerte de santa Juana Francisca Frémiot de Chantal, cuya memoria se celebra el doce de agosto. (1641)
10*. En Fermo, en el Piceno, actual región de Las Marcas, en Italia, beato Antonio Grassi, presbítero de la Congregación del Oratoriode San Felipe Neri, varón humilde y pacífico, que con su ejemplo impulsó a los hermanos a observar la Regla. (1671)
11. En el pueblo de Tjyen-Tiyou, en Corea, santos Pedro Cho Hwa-so, padre de familia, y cinco compañeros*, mártires, los cuales, tentados por las promesas y tormentos del mandarín para que dejaran la religión cristiana, resistieron hasta sufrir la decapitación. (1866)
*Sus nombres son: san Pedro Yi Myong-so y Bartolomé Chong Mun-ho, padres de familia; Pedro Son Son-ji, padre de familia y catequista; José Pedro Han Chae-kwon, que fue catequista; y Pedro Chong Won-ji, adolescente.

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